Politica Interna
Pd-Anpi: mentre va risolvendosi a Bologna la polemica conseguente alle dichiarazioni della presidente dei partigiani Anna Cocchi, che aveva annunciato la clamorosa diserzione della kermesse dem in polemica con il divieto di fare propaganda per il no al referendum costituzionale, a livello nazionale l’incendio divampa. A Bologna il segretario provinciale dei democratici ha invitato la leader dell’Anpi a partecipare a dibattiti dove i partigiani potranno sostenere le ragioni del No, e la Cocchi ha risposto con toni concilianti “se il Pd è aperto e disponibile lo saremo anche noi”. Ma il dibattito in seno alla sinistra sembra sfuggire di mano, tanto da far dire al presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia che è meglio disertare le feste del Pd. Il problema è concentrato soprattutto nelle due regioni, Emilia e Toscana, dove le feste dell’Unità hanno ancora un ampio seguito e dove sono presenti quasi ovunque le sedi dell’Anpi. I contrasti fra le due parti rappresentano una ferita aperta soprattutto per la sinistra del partito, Vasco Errani ha tentato una mediazione parlando alla festa di Reggio Emilia, ma anche all’interno dell’Anpi c’è un certo dibattito.
M5S: schivo, meno elettrico del solito, ma di nuovo presente, come gli avevano chiesto in coro i fedelissimi e soprattutto le truppe parlamentari alle prese con le nuove esperienze amministrative di Roma e Torino. Grillo ha accettato di riprendersi le redini del Movimento che, dopo l’ingresso in Parlamento, gli aveva fatto dire di essere “un po’ stanchino”; ieri invece ha spiegato, parlando a Termoli, che “il fatto che sono scomparso e riapparso a messo in crisi un po’ tutti, anche i media..”. Il suo ritorno è la dimostrazione che, seppur defilato, Grillo eserciterà le sue funzioni di garante “come e più di prima”, allo scopo di non annacquare la linea politica e per evitare che la stessa sia macellata dalle correnti a suon di epurazioni. “E’ semplicemente tornato nel suo habitat” dice chi gli sta più vicino, ma è certo che il fondatore vuole anche seguire da vicino la partita del referendum.
Politica Estera
Ventotene: l’agenda dell’Unione del futuro prenderà forma da domani nell’isola dove 75 anni fa nacque il manifesto “per un’Europa libera e unita”. Il presidente del Consiglio Renzi incontrerà la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Françoise Hollande, in un summit che sarà una tappa di preparazione al vertice informale dei capi di governo Ue a Bratislava del 16 settembre, il primo senza Londra. La spinta che ha portato all’organizzazione dell’incontro è la volontà di rispondere alle crisi della Ue con uno slancio progettuale concreto, i temi sul tavolo ruotano intorno a tre snodi, crescita giovani e sicurezza, con la postilla dell’intento di far funzionare meglio le istituzioni europee. Il vertice sarà superblindato e nell’operazione sicurezza saranno coinvolte tutte le forze armate italiane.
Turchia: la vita di Hande Kader, transessuale turca di 22 anni, è finita sul ciglio di una strada dove il suo corpo, carbonizzato e mutilato, è stato rinvenuto l’8 agosto. Hande era diventata un simbolo della lotta per i diritti della comunità Lgbt in Turchia; durante il Gay Pride del 2015 le immagini del suo volto sofferente per i lacrimogeni e le cariche della polizia avevano fatto il giro del mondo. Oggi nel centro di Istanbul la comunità di cui Hande faceva parte la ricorderà con una marcia, non autorizzata dalle autorità, per chiedere giustizia per la sua morte; le associazioni per i diritti dei gay e dei transessuali hanno fatto sapere che scenderanno in strada nonostante lo stato di emergenza decretato lo scorso 20 luglio dopo il fallito golpe, ed hanno denunciato “l’assoluto silenzio delle autorità e dei media turchi sulla vicenda”. Gli omosessuali non hanno mai avuto vita facile in Turchia e la loro condizione è sempre stata una delle più grosse preoccupazioni dell’Unione europea in vista dell’ingresso del Paese nel club di Bruxelles.
Economia e Finanza
Manovra: un taglio alla pressione fiscale e un progetto allo studio sulle pensioni minime, questi i binari sui quali si muoverà la Legge di Stabilità del 2017, con un ammontare che si avvicinerà ai 25 miliardi. Ma il presidente del Consiglio spera di avere a disposizione per l’anno prossimo anche altre risorse, in questo senso si muove la proposta, che sarà presentata lunedì nel corso del meeting di Ventotene, del varo di un piano Juncker straordinario per la cultura, investimenti fuori dai vincoli del patto per restaurare e valorizzare luoghi simbolo dell’identità europea. La manovra che l’esecutivo dovrà presentare a settembre è nelle sue grandi linee sostanzialmente pronta, unico punto interrogativo riguarda il tasso di crescita per l’anno in corso, che Renzi pensa ancora di poter fissare all’1 per cento, soglia che eviterebbe una correzione dei conti. Sperando poi per il prossimo anno in un incremento dell’1,3%.
Mercati: le Borse puntano sulla proroga del Quantitative Easing, l’attesa è per il direttivo della Bce in programma l’8 settembre. Raramente i meeting settembrini della Banca europea degli scorsi anni sono stati di normale amministrazione, le attese per un tagliando al Qe sono quindi alte. In questo senso è il mercato obbligazionario a fare da termometro, dato che è qui che la Bce fa acquisti nell’ambito del suo programma di stimoli monetari, ed è un termometro che indica forti aspettative dato che nell’ultimo mese si è registrato un calo generalizzato dei rendimenti dei titoli governativi, il cui andamento è inversamente proporzionale ai prezzi. Ma anche i tassi dei bond societari, da qualche mese inclusi nel Qe, sono scesi. Diversi analisti hanno iniziato a scommettere in un intervento di Francoforte, del resto il contesto macro e di mercato non mostra significativi segnali di miglioramento tali da consentire un abbassamento della guardia.