Politica interna
Forza Italia – Silvio Berlusconi si sfila dalla corsa alla leadership del centrodestra. La strategia dell’ex premier prevede che alla guida dei moderati si metta non più un politico di professione, come ormai lui stesso viene percepito, ma un uomo che ha dimostrato di saper fare bene in un altro settore. Una personalità del calibro di Mario Draghi o Sergio Marchionne. Quanto al caso Roma, è scontro sulla candidatura dell’imprenditore Alfio Marchini annunciata da Berlusconi. Una parte di Fi sostiene infatti quella di Giorgia Meloni. Resta possibilista su entrambi i nomi il leader del Carroccio Matteo Salvini, che in cambio di un accordo su Roma potrebbe ottenere la candidatura di un leghista a sindaco di Milano.
Figc – Le associazioni gay e il Pd chiedono le dimissioni di Carlo Tavecchio da presidente della Figc in reazione alle frasi offensive nei confronti di omosessuali ed ebrei. Contro Tavecchio anche le comunità ebraiche, che bollano le sue frasi come antisemite. A suo favore si schiera invece l’ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, che ha apprezzato l’appoggio pubblico al congresso Fifa. Il diretto interessato si è difeso parlando di registrazioni carpite a sua insaputa, forse manipolate. Palazzo Chigi, pur se irritato dall’ultima uscita di Tavecchio che va ad allungare la lista delle sue gaffe, non può intervenire perché non ha il titolo per farlo.
Politica estera
Turchia – Il partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’Akp, ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi alle elezioni di ieri. Recupera così il 9% perso alla consultazione del 7 giugno e, soprattutto, si assicura un governo monocolore retto dal vincitore ufficiale alle urne, il primo ministro Ahmet Davutoglu. Neanche stavolta la Turchia ha però fatto superare a Erdogan la soglia per poter cambiare la Costituzione. Le forze filocurde, che negli scorsi mesi avevano entusiasmato i cittadini, si fermano al 10%, entrando comunque in Parlamento. I risultato elettorali hanno scatenato scontri in piazza, mentre un’auto è esplosa a Nusaybin, causando numerosi feriti.
Libia – Il governo libico di Tobruk, quello riconosciuto a livello internazionale, accusa l’Italia di aver fatto entrare tre navi da guerra nelle sue acque territoriali senza autorizzazione. Avverte anche che è pronto a usare ogni mezzo consentito per difendere la sua sovranità e le sue frontiere. Da Roma è arrivata una netta smentita, che però non sembra essere bastata: il cimitero cattolico italiano di Tripoli è stato infatti devastato da ignoti. Fonti della Difesa italiana sottolineano che la violazione delle acque territoriali viene denunciata alla vigilia di importanti decisioni del governo di Tobruk sulla proposta dell’Onu per risolvere la crisi libica.
Economia e Finanza
Pensioni – La settima salvaguardia per circa 31-32mila esodati prevista dalla legge di Stabilità potrebbe non essere l’ultimo provvedimento su questa materia. Secondo alcune stime ne resterebbero infatti esclusi almeno altri 20mila. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Inps Tito Boeri, che, oltre a un’ultima riforma per chiudere definitivamente il capitolo esodati, ha ribadito anche l’idea di un prelievo a carico delle pensioni troppo alte in rapporto ai contributi versati grazie a regole privilegiate. In cifre, si tratta di circa 200mila assegni, tra cui i vitalizi dei parlamentari, che Boeri propone di ridurre fino al 50% se superiori a 80-85mila euro lordi annui.
Telecom – In un’intervista al “Corriere della Sera”, il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi dichiara che l’ingresso del francese Xavier Niel nell’azionariato è amichevole e assicura che la compagnia resterà italiana. Dall’incontro a Parigi di due giorni fa è emerso che Niel vede la possibilità di offrire stimoli al modello di business e all’efficienza operativa di Telecom, sia in Brasile sia in Italia. Recchi esclude invece che un azionista si porti via la rete italiana o non voglia far crescere la compagnia su cui investe. Quanto a un possibile ingresso della Cdp tra i soci, il presidente ricorda che c’è libertà di comprare quote della società. Infine, Recchi precisa che il dossier Metroweb è attualmente sul tavolo di Telecom ma che comunque la banda ultralarga si farà.