“Salvatore Biondino mi disse che per quanto riguarda il progetto di uccidere Giulio Andreotti e il figlio, si stavano interessando i fratelli Graviano a Roma. C’era qualche problema perche’ gli venne rinforzata la scorta. Ma l’omicidio si sarebbe fatto”. Lo ha detto il pentito Francesco Onorato nel corso del processo per la trattativa Stato-mafia. In merito al fallito attentato contro il giudice Giovanni Falcone nella sua villa all’Addaura, Onorato ha affermato, citando sempre Biondino: “Mi disse che eravamo stati noi a mettere in giro la voce che era stato Falcone stesso a mettersi la bomba. Dovevamo far diventare Falcone come un bugiardo, un uomo di poco conto. Mi disse anche che questa era una pressione fatta dai politici”. ” Dopo il maxi-processo – ha concluso il pentito – una serie di politici vennero contattati da Cosa nostra: tra loro anche Salvo Lima che non si presento’ all’appuntamento”.