La Fim Cisl della Campania e di Napoli accoglie con soddisfazione l’annuncio da parte del Management di Leonardo, dell’accordo intervenuto con Airbus di costruire a Nola la fusoliera anteriore del nuovo velivolo commerciale A321.
L’Accordo raggiunto è di per sè un fatto positivo in quanto oltre e riconfermare la missione produttiva dell’ex stabilimento Alenia, offre garanzia di occupazione per i mille addetti per almeno tre anni.
Come Fim Cisl riteniamo necessario che ora si attivi un tavolo per comprendere nel merito le ricadute dell’accordo sul sito di Nola e del suo indotto. Tale accordo deve costruire una prospettiva di saturazione dello stabilimento che si candida così ad un vero rilancio per i prossimi anni ed impegna il sindacato unitariamente ad una visione strategica rompendo con i modelli stereotipati del passato.
Va ora resa strutturale la partecipazione dei lavoratori ai processi industriali per meglio competere sui mercati mondiali .
Come Fim Cisl Campania e Napoli, valutiamo in maniera favorevole l’operazione congiunta Leonardo/Airbus, che allenta la tensione degli ultimi mesi circa una messa in discussione dei siti napoletani ex Alenia, e prendiamo atto con soddisfazione che le dichiarazioni dell’AD Moretti sulle intenzioni dell’ex Finmeccanica fanno sperare realmente in un impegno volto al mantenimento e al rilancio delle strutture produttive che operano sulle aerostrutture a tutti i livelli.
Ora ci aspettiamo la piena saturazione dei siti partenopei a partire dai nuovi programmi produttivi .
Questo programma positivo per Nola, va ora ampliato con un pari impegno sia per l’altro sito ex Alenia, quello di Pomigliano, sia per tutti gli altri stabilimenti della Campania che compongono la galassia Leonardo che spazia dagli aerei ai missili.
Come da noi sempre sostenuto l’apparato produttivo Leonardo va potenziato, ammodernato e tecnologizzato per renderlo il più competitivo possibile e messo in grado di sostenere la concorrenza dei grandi produttori mondiali.
Per quanto attiene la politica del Governo, ribadiamo che lo stesso debba nel piano di investimenti pubblici valorizzare la sua presenza nel mercato a partire dai settori ex Finmeccanica, contribuendo ad amplificare le possibilità di lavoro.
Un primo passo avanti è stato fatto, e, nel solco di questo, bisogna continuare per salvaguardare ed incrementare il patrimonio umano fortemente professionalizzato costruito negli anni con sacrifici e grazie ad interventi mirati e ad una formazione specifica che hanno portato ai meritati successi internazionali che nessuno può disconoscere.