“Non guardo oltre alla partita con l’Udinese, ma e’ evidente che giocare dopo la Juve e’ come avere un macigno sulla testa”. Maurizio Sarri non vuole fare polemiche alla vigilia della gara con l’Udinese, ma ci tiene a evidenziare ancora una volta che conoscere gia’ il risultato della diretta concorrente al titolo non e’ il massimo dal punto di vista mentale. Una cosa e’ farlo a meta’ torneo, un’altra quando mancano otto giornate al termine.

“Andiamo ad affrontare una partita complicata – ha proseguito il tecnico del Napoli – perche’ dopo la sosta per le nazionali e’ sempre difficile: l’Udinese e’ rigenerata dopo il cambio d’allenatore, fatico a comprendere come sia cosi’ in basso in classifica. Dobbiamo pensare solo alla partita di domani, inutile guardare le prossime gare: dobbiamo insistere, e’ la sesta partita che giochiamo dopo la Juventus e loro vincono sempre. La fiducia potrebbe essere minata, ma finora non e’ successo”. L’unico dubbio di formazione riguarda Reina.

Il portiere e’ stato convocato ma bisogna capire se riuscira’ a essere pronto per giocare titolare: “Pepe e’ importantissimo per noi – ha garantito Sarri – ma abbiamo a disposizione uno come Gabriel che l’anno scorso ha vinto la B ed e’ un grande prospetto, nonche’ Rafael che ha vinto la Libertadores. Non possiamo preoccuparci piu’ di tanto, non e’ detto che non giochi, ma se non dovesse esserci sappiamo che a quel punto sarebbero affidabili sia Gabriel che Rafael. Pepe ha fatto una buona parte dell’allenamento, partira’ con noi ma dipendera’ dalle sue sensazioni se giochera’ oppure no”.