Jan Kociak, 27 anni, ammazzato l’altro giorno nella sua casa di Velka Maca, una località della Slovacchia occidentale, non troppo lontano da Bratislava, insieme con la fidanzata Martina Kušnírova, anch’essa 27enne, aveva scritto nel suo ultimo articolo, pubblicato ieri dal suo giornale Aktuality, che le ‘ndrine calabresi erano venute in Slovacchia a insegnare ai politici slovacchi come si truffa la Ue.
«Possiedono tutt’ora decine d’imprese, per decine di milioni d’euro. Gestiscono centinaia di migliaia di ettari di terreno, che attirano milioni di euro di sovvenzioni. Hanno cominciato a fare affari, a sfruttare i fondi europei, ma soprattutto a costruire rapporti con importanti persone degli ambienti politici, fino ad arrivare al governo della Repubblica slovacca». In redazione giurano che ad ammazzare i due giovani sono stati i calabresi. In effetti Maria Troskova, assistente del premier Robert Fico ed ex miss Universo, è in affari con Antonino Vadalà, imprenditore reggino di Bova Marina (altri Vadalà sono noti a Reggio per i traffici di cocaina con la Colombia). Ieri si sono dimessi: la Troskova, Viliam Jasane consigliere per la sicurezza di Fico, Marek Madic, ministro della Cultura, che mesi fa aveva chiamato i giornalisti «iene» e «prostitute».