Ci sono anche i due ex governatori Antonio Bassolino e Stefano Caldoro tra i destinatari dei 16 inviti a dedurre emessi oggi dalla Corte dei Conti della Campania ed eseguiti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dell’indagine su mancate bonifiche e messa in sicurezza di discariche in Campania.
Oltre ai due ex presidenti della Regione Campania, tra i destinatari degli inviti a dedurre spiccano l’ex commissario di Governo per le bonifiche per la Campania Massimo Menegozzo, l’ex assessore regionale all’Ambiente della Giunta Caldoro, Giovanni Romano, e alcuni sindaci dei Comuni interessati. Sono in totale 140 gli indagati dalla Procura della Corte dei Conti della Campania. Gli inviti a dedurre eseguiti questa mattina riguardano 4 dei 48 comuni finiti sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti.
Un danno complessivo di 27 milioni di euro per le mancate bonifiche e la mancata messa in sicurezza di numerose discariche in Campania. Il Nucleo di Polizia tributaria di Napoli ha proceduto alla notifica delle prime contestazioni a carico di esponenti politici, dirigenti, funzionari della Regione e di vari Comuni interessati, a conclusione della prima parte di una complessa inchiesta della Procura della Corte dei Conti della Campania sui rilievi mossi a più riprese dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea allo Stato italiano per non aver adottato le misure necessarie alla bonifica e alla messa in sicurezza delle discariche. Si tratta di una violazione che riguarda complessivamente 200 discariche italiane non conformi alle direttive europee sui rifiuti, di cui 14 contenenti rifiuti pericolosi, e di cui ben 48 si trovano in Campania.
In particolare, l’Unione Europea ha condannato l’Italia a pagare una somma forfettaria di 40 milioni di euro nonché penalità semestrali di 42,8 milioni di euro fino alla completa esecuzione delle relative sentenze di condanna della Corte di Giustizia. Al momento, lo Stato Italiano ha versato sui conti della Commissione europea la somma totale di 113,2 milioni di euro, di cui 27,4 milioni di euro riguardanti le discariche presenti sul territorio campano. Le somme richieste dalla Unione Europea, già anticipate dallo Stato italiano, sono attualmente in corso di recupero da parte del Ministero dell’Economia che ha avviato il procedimento di rivalsa nei confronti degli enti responsabili, individuati dallo stesso Ministero dell’Economia e dal Ministero dell’Ambiente nelle singole Regioni e nei Comuni. Le indagini sviluppate dalle Fiamme Gialle hanno consentito di accertare che i vertici degli Enti competenti non hanno adottato tutte le misure necessarie, nonostante la legge fosse estremamente esplicita sull’attribuzione delle competenze e benché i progetti di bonifica fossero stati ampiamente finanziati dalla Regione Campania nel giugno 2013, attingendo dalle risorse del Por Campania 2007-2013.