DI FAUSTA TESTAJ’
A far parte, anche quest’anno, della Giuria di “Corti in Cortile”, l’attrice-regista-scrittrice di ebook, audiolibri e poesie Marta Limoli.Formatasi, attorialmente parlando, al T. Stabile di Catania sotto la guida di G. Di Martino, come attrice, ha alle spalle già diversi Premi e Menzioni: vincitrice dell’Award come Best Supporting Actress al Global film Fest di Washington, per lo short movie “Walk with the Devil”e al Ny Film Fest con il cast, come Best Ensemble.Candidata come Best Supporting Actress in altri 3 International Film Festival americani.Riceve anche diversi riconosciment e premi per scritti umoristici, racconti e poesie. E’ stata anche autrice del Docufilm “Tangue, la Lingua del Tango”. L’ultima sua partecipazione come attrice cinematografica è nella “Stranezza”di R. Andò.
- Sei nella Giuria di questa XVIesima Edizione di “Corti in Cortile”cosa ti ha più colpita del Corto che hai votato
R: Quest’anno, come l’anno scorso, tutti i Corti in gara sono stati di alto livello. Di ottima fattura, di qualità strutturale, tecnica e anche con belle idee originali.Chiaramente alcuni più di altri hanno manifestato un valore inequivocabile come quello che ha vinto,-Wasted-di Tobia Passigato, che abbiamo votato dopo esserci confrontati con gli altri membri di giuria; in totale siamo stati 9 compreso il Presidente, Cateno Piazza, l’anno scorso è stata la dott.ssa Sabina Murabito, Presidente della Film Commission del comune di Ct, che è stata in giuria anche quest’anno insieme a Stefano Reale(Stracult), Simone dei Pieri (Direttore C.B.F.), Antonio Mannino(Direttore di Etna Comics), Patrizia Schiavo(CINEMASET),Antonio Chiaramonte(CINEMASET), e Vincenzo Di Silvestro (Musicista-Compositore-Cantautore). Tutti abbiamo votato in base alla propria formazione, al proprio percorso di studi e al proprio gusto che si è sviluppato negli anni con l’esperienza fatta nella propria professione.
- Negli anni questa Manifestazione è molto cresciuta
R: Dici bene, si è espansa, e ne siamo felici, perchè è una realtà prificua per Catania, dove nascono incontri, collaborazioni. In Sicilia quest’anno, sono nati Film Festival anche nei paesini più sperduti dell’entroterra, ma “Corti in Cortile” si distingue per la cura e la dedizione che il Direttore Artistico Davide Catalano ci mette, oltre al suo modo di fare sempre sobrio, educato, ha anche ottimi collaboratori.
- Per la realtà attoriale catanese questo Festival è molto importante
R: Si, esatto, primo perchè assistendo alla proiezione dei corti in gara si ha la possibilità di vedere cosa è stato prodotto, quali sono le realtà indipendenti che hanno fatto fatica ma sono riuscite a realizzare il loro progetto e poi per noi attori è importante, come dicevamo prima, perchè abbiamo confronti, dialoghi, dibattiti , talk.Io con una produzione Italo-Americana,quest’anno, abbiamo presentato un corto, un pò datato,di una sceneggiatrice nata in America, ma ora ristabilita qui in Sicilia con la famiglia e abbiamo avuto modo di discutere di come si è affrontata questa produzione indipendente anni addietro, con pochi mezzi, perchè poi è questo che preme di più sapere ai giovani, come realizzare un progetto low budget.
- Quando ci sono le idee anche con pochi mezzi si può realizzare qualcosa di buono
R: Si, nel mio piccolo l’ho fatto anch’io, quando ho realizzato il mio docufilm dedicato al Tango, l’ho fatto veramente con pochissimi mezzi, chiamando a raccolta tutte le forze artistiche della città, ma si può fare una volta sola, perchè bisogna fare delle rinunce per determinate inquadrature, perchè si hanno tempi stretti e perchè non puoi trattenere più del previsto, nei locali dove si gira, i ballerini,i musicisti i maestri, quindi è fondamentale che ci siano le produzioni per avere un allestimento curato sotto tutti i punti di vista.Anche se si ha un’idea buona, come la mia, che ha avuto tutte le porte spalancate e non è facile, questo è avvenuto perchè :”tangue, la lingua del tango”è stato il terzo in Italia come produzione indipendente dedicata al tango e il primo nel Mediterraneo.E’ vero quindi che ci vogliono le idee, ma è anche giusto retribuire, avere una troupe che segue la parte tecnica, un parrucchiere, i costumi, le assicurazioni, il montaggio, la correzione colore ci sono cosi tante e tali figure attono alla lavorazione di un film, che anche se intervengono gli sponsor non sono sufficenti a sostenere tutte le spese.Girare questo docufilm con pochi mezzi, è stata una gran fatica, ne siamo usciti vivi e soddisfatti.
- Cosa consigliate ai ragazzi che circuitano a “Corti in Cortile” e che cercano una produzione
R: Gli diciamo sempre di limitare l’investimento individuale, perchè è bene avere dei risparmi da investire per farsi conoscere,ma è anche un rischio,consigliamo d’investire sulla formazione, perchè è la formazione che determina una qualità, una volta che hai studiato, hai una formazione documentata e una qualità che puoi dimostrare sul campo, allora è più facile trovare la produzione.
- Molti giovani ormai vogliono tutto e subito senza pensare a studiare più di tanto
R: Ormai si fa tutto con il cellulare è inevitabile che si utilizzi, anche per vedere i film.
- Non sono d’accordo credo che i film si devono vedere al cinema
R: Mi trovi concorde, ma per i cosidetti “Nativi Digitali”, è inevitabile che si passi al cellulare, però bisogna insistere nel difendere la storia del nostro cinema, quindi si ritorna sempre al discorso studio,approfondimento, formazione, in Italia abbiamo avuto un’importantissima scuola per il cinema, che ci ha fatto conoscere nel mondo con la commedia all’italiana, con il neorealismo, bisogna sempre tornare un passo indietro con la memoria e difendere quello che ci appartiene per portarlo avanti verso il futuro.
- Tu ti se formata come attrice, qui a Catania alla Scuola d’Arte Drammatica Umberto Spadaro del T. Stabile
R: Si, dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle arti in Scenografia ho frequentato la Scuola D’arte Drammatica del T. Stabile.
- Al cinema Hai lavorato recentemente con R. Andò nella “STANEZZA” e con M. Bellocchio nel “TRADITORE”
R: Si, abbiamo fatto i provini con il Maestro Bellocchio qui a Catania, mentre con R. Andò a Palermo ed è stato quello nella “STRANEZZA”un bellissimo ruolo perchè si può dire che era un ruolo da coprotagonista.
- Di questi due Maestri cosa ami di più
R: di Andò mi è piaciuto che essendo un uomo di teatro, e conoscendo il mio maestro dello Stabile il Regista Giuseppe Di Martino, ha saputo fare la radiografia del mio background teatrale, della mia formazione e del mio percorso. Bellocchio credo che ha aprezzato il mio piglio e la mia energia, cosa che vedendomi e sentendomi, non verrebbe in mente, perchè nel suo film ero una di queste donne che lui definiva “Le erinni”, donne di mafia, molto accanite, popolane, aggressive.Abbiamo girato questa scena in 7 ciak, la scena in versione integrale durava un minuto e mezzo, nel film dura pochi secondi, purtroppo succede, adirittura alcune scene vengono completamente tagliate al montaggio. Il mio esordio è stato in “Storia di una Capinera “di Zeffirelli, ero giovanissima e c’era la figlia di Ave Ninchi solo nei titoli di coda, purtroppo nel film non la si vede, questo è uno strazio per gli attori, però è stata comunque un’asperienza piena di magia perchè Zeffirelli amava rimanere insieme a noi ci sistemava i cappellini, le ciocche dei capelli, io ho detto una o due battute.
- Sei molto poliedrica, scrivi poesie, sei giornalista, ti piace disegnare
R: Ho collaborato per un biennio con la testata Nazionale “Prima Fila”, quando era Diretta da duccio Messina(fondatore del T. Stabile di Torino), poi si è trasformata in “In Scena” e poi in “In Scena online”, mi hanno affidato degli incarichi che erano per me impressionantin li ho svolti volentieri, ho realizzato dei reportage anche all’Estero per dei Festival di Teatro come “Graz”, interviste, recensioni, ed è un cosa che mi sono portata nel tempo anche con altre testate.
- Scrivi anche racconti sarcastici
R: Si, èb successo una volta sono arrivata seconda ad un concorso letterario diretto da Alessandro Bergonzoni, che io adoravo, quindi ho voluto partecipare con un racconto breve umoristico.
- Scrivi anche poesie
R: Si, sono alla mia terza siloge, 2 le ho pubblicate con Aquria Edizioni e una con Leonida Edizioni che è una casa editrice Calabrese e in quel caso ho vinto la pubblicazione,sono arrivata seconda al Concorso e mi hanno pubblicato la siloge.
- Cos’è che ti ispira una poesia
R: delle sensazioni del momento, magari ti attraversano l’animo dei pensieri e quando cogli questo fil di lana lo vuoi tirar fuori per intessere una storia in versi o pensieri liberi che siano, si perchèb io non amo molto scrivere in rima, mi piace più che altro radunare i miei pensieri in dei volumetti, nel primo quello dedicato al tango, ho anche inserito una collettiva fotografica di eccellenti fotografi catanesi con fotografie sie in bianco e nero che a colori. Nel secondo c’è una raccolta di disegni ispirati al surrealismo, è stato un atto di recupero, ho messo i disegni accanto a dei testi ad accompagnare i versi con le immagini, invece nel terzo, che è il più serioso, dove si parla di più dei dolori dell’esistenza e non solo, quello più adulto, ne ho curato solo la copertina.ed è in preparazione il nuovo.
15)Quando uscirà ?
R: Ancora non lo so, ci sto lavorando.
- Si possono trovare facilmente ?
R: In Internet sicuro, in libreria non lo so per un periodo di tempo sono stati alla libreria Mondadori di Piazza Roma li hanno comprati imiei alunni del Corso di Dizione e Fonetica.
- E teatralmente parlando progetti futuri ?
R: Si il 6 ottobbre proprio qui al Cortile Platamone di Catania ci sarà la ripresa di uno spettacolo dedicato al Mito di Ulisse, poi ci sono dei progetti in cantiere che saranno in prova in autunno per debuttare il nuovo anno, ma per scaramanzia non anticipo niente.