“Le imprese del nord hanno pagato unprezzo altissimo al Covid e quelle del Mezzogiorno lo hanno pagato ad un lockdown generalizzato che, numeri alla mano, si sarebbe potuto evitare; la decontribuzione in questa fase dovrebbe essere fatta per tutti. Poi una fiscalità di vantaggio per il Sud è sicuramente necessaria ma deve essere resa permanente e non durare pochi mesi. E soprattutto deve essere accompagnata da ingenti investimenti in infrastrutture materiali e digitali: alta velocità, autostrade, porti e interporti. E banda larga fino nelle aree interne”. Così Giorgia Meloni in un’intervista sul Messaggero. “Il divario Nord-Sud ha assunto dimensioni inaccettabili – osserva – avere ampie zone del territorio sempre più povere diventa un enorme problema anche per l’economia del nord. Per questo FdI, da sempre, sostiene un imponente piano di ammodernamento infrastrutturale del Sud e politiche serie occupazionali. Storicamente – continua Meloni – è un fenomeno che abbiamo già visto in Europa negli anni della riunificazione tedesca. Gli ingenti investimenti fatti dalla Germania per far recuperare le regioni della ex Ddr”. “Reputo sbagliato parlare di questione meridionale o questione settentrionale – spiega – bisogna parlare di una questione nazionale e di una visione complessiva che permetta a l’Italia intera di riprendere la sua fase di crescita”. Sul lockdown: “La cosa surreale è che il governo si è coperto dietro ai pareri del Comitato per giustificare tutta una serie di scelte discutibili ma nel caso della zona rossa nella Bergamasca e poi del lockdown nazionale ha scelto scientemente di fare il contrario. Perché? Conte ha il dovere di assumersi le sue responsabilità, almeno su questo. La questione non è se si siano o no commessi degli errori – prosegue – ma se si siano prese delle scelte per ragioni diverse dal perseguimento dell’interesse generale. Fin dall’inizio della pandemia abbiamo denunciato come il governo sembrasse vedere, nel Covid, non solo un nemico da debellare ma anche una opportunità per rafforzarsi. E la proroga dello stato di emergenza votata due settimane fa, senza che vi siano evidenze scientifiche , lo dimostra ancora una volta”.