Napoli accoglierà mercoledì 14 settembre a Castel dell’Ovo la nuova edizione del Premio Eccellenza Italiana ideato da Massimo Lucidi nel 2014. L’iniziativa racconta l’Italia del merito e del talento, rappresentata da storie di imprenditori e professionisti resilienti e responsabili, visionari e internazionalizzati, “sicuramente innovativi e pronti a cogliere segnali di cambiamento”, come spiega Lucidi.
“A Napoli, espressione di un Sud in trasformazione, ci sono risorse che meritano di essere incoraggiate anche attraverso questo riconoscimento e aiutate a fare networking internazionale”, gli fa eco Claudio Mele, presidente dell’associazione Arte e Tradizioni , che ha fortemente sostenuto l’iniziativa ed ha spinto perché si svolgesse a Napoli.
Sono molte le associazioni che sostengono il Premio, tra queste l’Asmef, col suo presidente Salvo Iavarone,che sin dalla prima edizione ha ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, e di Sinergitaly del Cavalier Riccardo Di Matteo, che ha realizzato un’edizione in Puglia di candidature per Washington DC. In effetti, in nove edizioni, il Premio si è confermato un punto di riferimento nelle relazioni tra imprese transatlantiche.
Un collegamento TV in diretta tra DC e Vaticano per le premiazioni, ma anche eventi tra New York e Miami confermano il carattere internazionale di questo modo di stare insieme, onorando gli Italians. Motivo per cui anche Roberto Pellegrini, AD di Media Trade Company ed editore di The Map Report, assicura attenzione “a chi fa parlare dal basso le storie di sostenibilità ed eccellenza: è lo spirito di Citizen Platform, il progetto Unesco dal quale siamo partiti”.
Infine Aldo Morgillo, segretario generale del Comitato internazionale del Premio, sottolinea l’organizzazione necessaria per crescere. “In Italia – dice – ci sono tanti premi, forse pure troppi, ma chi offre un percorso nel tempo, chi offre un networking internazionale con il senso di una famiglia, non sono in tanti. Anzi. L’idea che abbiamo, una famiglia di Italians nel mondo pronta a sostenere la migliore Italia laboriosa e impegnata in ricerca e innovazione, la realizziamo ogni giorno con un impegno di cui il nostro Premio è solo la punta di un iceberg. Non è un caso che siamo nati per organizzare la Speranza, citando Papa Giovanni Paolo II, e oggi puntiamo a raccontare, incentivare e premiare la conversione ecologica, espressione cara a Papa Francesco”.