Se c’è una cosa che si ricorda di lui è l’interpretazione nell’unico film che lo vede protagonista accanto a Totò e Peppino De Filippo ne La banda degli onesti diretto da Camillo Mastrocinque. L’inquieto artista Cardone al quale Totò, per convincerlo a falsificare banconote, mette sotto il naso l’intimo di sfratto ripetendo: “Cardone a lei l’intimo non le rode?”. La maggioranza delle persone lo ricorda così, Giacomo Furia, l’attore che si è spento oggi a 90 anni, in uno dei film considerato tra i più belli di Totò. Ma il suo esordio avviene nel ’47 accanto a un’inquieta e sanguigna Anna Magnani che interpretava la protagonista in Assunta Spina, di Mario Mattioli. Interpreta un personaggio secondario, Tifariello, ma la sua grandezza nell’avere avuto pochi ruoli da protagonista sta nell’essere ricordato in ogni film interpretato, sia che si tratti dell’allievo del pittore Scorcelletti in Totò Eva e il pennello proibito, sia che si tratti di uno dei pazzi ne Il medico dei pazzi. Un caratterista puro che sapeva esaltare il ruolo del protagonista, spesso vittima di un Totò che amava maltrattare bonariamente le spalle che lo affiancavano sul set. Giacomo Furia viene anche ricordato come marito geloso della bella pizzaiola Sofia Loren ne L’oro di Napoli. Molti film per questo attore nato ad Arienzo 90 anni fa e che oggi si è spento in una clinica romana. Ma la scelta del set è un puro caso: dopo il diploma in ragioneria, Furia si ritrova a fare lezioni private al figlio di Eduardo De Filippo, Luigi e da lì viene notato come attore dallo stesso Eduardo che lo vorrà in compagnia e lo farà debuttare nel 1945 in un ruolo importante in Napoli Milionaria.
È stato anche protagonista dei Carosello come testimonial di un’azienda di latticini ed ha interpretato più di cento film.
Nel 1997 è uscita la sua biografia: Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti (Amico Vip), 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sophia Loren e gli interventi di Maurizio Costanzo, Marcello D’Orta e Antonio Lubrano.
A noi piace pensarlo accanto a Totò, Anna Magnani, Sofia Loren e con in mano quell’intimo di sfratto che lo ha reso famoso a tutti gli amanti del principe della risata.