Dopo quattro mesi di lavoro si inaugura la Fontana del Formiello, grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Le Due Sirene ed al contributo di moltissimi, attraverso una capillare opera di crowdfunding.
Appuntamento Sabato 18 Aprile alle ore 12, con un piccolo rinfresco, e sarà finalmente l’occasione per dare un volto a tutti coloro che hanno contribuito a rendere vero #unsognodamore.
LA STORIA DEL RESTAURO
E’ stato un progetto guidato da un solo sentimento: l’amore. Non poteva essere altrimenti. Abbiamo preso spunto da Matilde Serao e dalle sue “Leggende Napoletane”, quando afferma che “le fontane sono alimentate da lacrime d’amore” per l’idea: la Fontana del Formiello, il suo restauro, sarebbe stato un monumento, un gesto d’amore per la nostra città, nel ricordo di Ilaria, mia sorella, che a soli 27 anni un male incurabile ha portato via dalla città che amava e dall’amore dei suoi cari.>> Valeria Iodice, Presidente Ass. Cult. Le Due Sirene
L’Associazione Culturale Le Due Sirene ha promosso così il restauro della Fontana del Formiello, posta alle spalle di Castel Capuano, e dell’edicola di San Gennaro, sul sagrato della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, due emergenze monumentali site in Piazza Enrico de Nicola.
Pertanto, avendo ottenuto il consenso dalla Soprintendenza per i B A P S A E per Napoli e Provincia e dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli, l’associazione affida i lavori alla ditta certificata VN Restauro, che dà inizio ai lavori il 9 gennaio 2014.
Contestualmente ha cominciato una Raccolta Fondi allo scopo di coprire le spese di restauro e manutenzione, che sono state totalmente a carico dell’Associazione e dei suoi sostenitori.
Il 18 Aprile sarà riconsegnata la Fontana alla città. Subito dopo, ricomincerà la Raccolta Fondi per la seconda sfida: restaurare l’Edicola di San Gennaro.
www.leduesirene.it/restauro
STORIA DELLA FONTANA DEL FORMIELLO
La monumentale fontana detta del Formiello risale al 1573, data in cui Mastro Joseppe e Michel De Guido furono incaricati dal Tribunale delle Acque di Napoli di risistemare una fontana medievale.Nel 1582, a seguito di un terremoto, già avvenne un primo restauro, commissionato dal vicerè Pedro Giron duca di Ossuna, che comportò la modifica della data sull’epigrafe. Pietro d’Aragona fece collocare sul piedistallo ancora visibile la statua del re Filippo IV, in seguito rimossa. Dopo nuovi restauri la fontana fu smontata sul finire dell’Ottocento e collocata nei depositi comunali. Nel 1930 fu ricostruita sul lato orientale, ed in seguito si provvide ad isolarla con una cancellata.Presenta un disegno a due ordini: quello inferiore è tripartito da quattro lesene di ordine tuscanico, poggianti su uno zoccolo al quale sono affisse tre teste leonine, dalle cui bocche sgorgava l’acqua; l’ordine superiore reca al centro lo stemma reale degli Asburgo.Nei quattro medaglioni sono scolpiti a bassorilievo due volti virili e due muliebri, identificabili forse con le Quattro Stagioni.