Napoli fashion on the road presenta un nuovo concept. Un reportage all’insegna del misticismo del velo, della rievocazione storica dei simbolismi numerici e della gastronomia, nella vibrante Via dei Tribunali; arteria fondamentale del centro storico di Napoli. La giovane modella si è presentata in un outfit quasi biblico, composto da un lungo drappeggio blu cobalto ed un velo bianco, illuminando con la sua bellezza il frenetico viavai dei passanti.
La parola velo deriva dal latino “velum”, con lo stesso significato. L’usanza di coprirsi il capo con un velo estremamente antica la cui presenza è documentata da oltre 3000 anni in area mesopotamica. Il velo è protezione, è purezza, simbolo di mistero e candore, ma anche simbolo di “rivelazione” collegato alle innumerevoli bellezze che, ancora, cela il meraviglioso capoluogo partenopeo. Rivelazione anche delle numerose giovani e valenti attività della gastronomia. E’ il caso di Pizzeria del Portico, giovane realtà che si fa valere in Via dei Tribunali a Napoli.
La modella ha gustato una pizza creata appositamente dal valente ed adrenalinico pizzaiolo Mario Azzurro. Il gusto è il senso per eccellenza che vive dell’inaspettato, dell’inatteso, dell’imprevedibile. Il giovane e talentuoso pizzaiolo ha dichiarato – “Napoli non è solo grandi nomi. Esistono anche piccole realtà che la pizza napoletana la sanno fare bene. E noi siamo da questi. Ci riveliamo con grande umiltà ed immenso entusiasmo ai cittadini napoletani ed ai numerosi turisti che stanno ripopolando la nostra città da qualche anno”. Mario ha “svelato”, quindi, una coloratissima pizza oltre che finemente decorata, composta da gustosi ingredienti della tradizione, tra i quali la mozzarella di bufala, prosciutto crudo e rucola, oltre a scaglie di parmigiano, crema di funghi porcini e pomodorini gialli.
Un affresco gustoso, multicolore ma anche fortemente simbolico per il nuovo concept Napoli Svelata di Napoli fashion on the road. Infatti i pomodorini gialli hanno composto il numero 11. L’11 governa l’intelligenza dell’uomo, la guida; è considerato infatti il numero per eccellenza dei creativi. Il numero 11 costituisce, in questo particolare caso, un omaggio agli intellettuali dell’Accademia Pontaniana di Napoli, la più antica d’Italia, nata nel 1443. Grande simbolo dell’Umanesimo, l’Accademia fu inizialmente chiamata Porticus Antonianus. Importante sottolineare che le riunioni dei filosofi che la costituivano, tra questi Jacopo Sannazaro, si tenevano sotto i portici di Via dei Tribunali, 339; dunque pochi passi dalla Pizzeria del Portico che si trova in Via dei Tribunali, 354.
La “Napoli Svelata”, vuole celebrare a tutto fondo il fine ingegno partenopeo, all’insegna della rievocazione storica. Sono stati coinvolti anche numerosi passanti, negli scatti iconici, dell’oramai consolidato maestro della fashion street photography napoletana, iPhotox.
Il velo è protezione, ed è all’insegna di tale simbolismo che Claudia, la giovanissima e bellissima fotomodella, ha accolto sotto il suo velo, gente comune, turisti e curiosi che si sono prestati con curiosa attenzione alle particolarissime pose fotografiche. Specie nella zona antistante la seicentesca Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, in Via dei Tribunali. Il direttore artistico di Napoli fashion on the road, Cristiano Luchini, progetto di marketing territoriale, vicino al quarto anno di attività, ha dichiarato in una nota – “Ritengo che con la realizzazione del concept “Napoli Svelata”, tutto il team dell’azienda Curtis & Moore Italia, sia riuscito a compiere un ulteriore passo in avanti in termini di innovazione nel progetto Napoli fashion on the road. Una iniziativa sempre più sperimentale e multiforme.”
Prosegue, il direttore Cristiano Luchini – “Attraverso simbolismi, numeri e gastronomia questa volta ci siamo proposti di raccontare ingegno e creatività tipicamente partenopee, creando un particolare trait d’union tra l’Accademia Pontaniana della Napoli Aragonese, ed un giovane e talentuoso pizzaiolo dei nostri tempi: Mario Azzurro di Pizzeria del Portico. Piccola ma valentissima realtà, che sorge a pochi metri dal Porticus Antonianus e dalla Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, e che si oppone con allo strapotere dei grandi nomi del centro storico. Conclude infine, Luchini – “Dunque, il simbolico “svelarsi”, elemento distintivo dell’iniziativa odierna e della Napoli che amiamo. Una città liquida, impermanente, in continuo mutamento e che proprio per questo sfugge continuamente ad una considerazione lineare. Ecco spiegato anche l’utilizzo della maschera sulla modella in alcune pose. Simbolo che chiude questa tappa ma che apre nuovi scenari per l’immediato futuro…”