“ Diciamo decisamente no al paventato aumento del ticket per il trasporto pubblico a Napoli – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari e del trasporto pubblico -. Questa volta siamo intenzionati anche a scendere in piazza, organizzando petizioni e sit-in di protesta, pur di non far passare un aumento, che scaricherebbe ancora una volta sugli utenti i costi di un servizio pubblico palesemente insoddisfacente rispetto alle reali esigenze “.
“ Peraltro questi aumenti tariffari non sembrerebbero, allo stato, comportare un corrispondente incremento della qualità e della quantità del servizio ma servirebbero solo a ripianare i bilanci, potendo invece avere un effetto negativo sui consumi e sulla ripresa economica – continua Capodanno -. Per questo riteniamo del tutto improponibile in una città come Napoli, afflitta già da problemi di disoccupazione e caro-vita, aumenti nel settore dei trasporti. Inoltre va considerato che proprio in questo comparto si lamentano ancora gravi insufficienze “.
” Senza entrare nelle ben note inefficienze del trasporto pubblico su gomma – puntualizza Capodanno – basti pensare a quanto accade nel trasporto pubblico su ferro. In particolare per le quattro funicolari, gestite dall’ANM, tre delle quali fondamentali per il collegamento del quartiere Vomero con il resto della città. Ebbene da oltre un anno e mezzo, da quando cioè nell’estate del 2018 entrò il vigore l’orario estivo, non è stato più ripristinato, il prolungamento post serale e notturno degli orari per alcuni di questi fondamentali mezzi di trasporto su ferro. Allo stato, e solo di recente, il prolungamento sta avvenendo, per la sola funicolare Centrale e per la sola giornata del sabato, fino alle 2:00, mentre nelle altri giorni e per tutti gli altri impianti a fune il servizio termina con la corsa delle 22:00. La stessa cosa dicasi per la linea 1 della metropolitana collinare con le ultime corse intorno alle 23:00 “.
” In tutte le altre città europee che vantano una rete di trasporto pubblico su ferro – aggiunge Capodanno -, il servizio è garantito anche nelle ore notturne. A Napoli, dopo le 22:00 il trasporto pubblico si ferma, appiedando residenti e turisti “.
“ Piuttosto – propone ancora una volta Capodanno -, bisognerebbe ulteriormente incentivare la lotta contro coloro che usufruiscono dei mezzi di trasporto senza pagare il relativo ticket, in particolare sui mezzi di trasporto su gomma. Se necessario, anche ripristinando la figura del bigliettaio, unico vero deterrente in una Città che vanta ancora un’evasione tra le più alte del Paese, dal momento che, stando a dati pubblicati alcuni mesi addietro, sembrerebbe che il 54% dei viaggiatori non pagherebbe il biglietto sugli autobus, dunque più di uno su due “.