Tra le pieghe della manovra per il 2019 si nasconde una doppia stretta su tabacco e giochi che dovrebbe portare nelle casse dello Stato 370 milioni già dall’anno prossimo. A pagarne il conto saranno i consumatori che potrebbero vedere salire il prezzo di un pacchetto di sigarette di 15 centesimi (all’aumento di 10 centesimi delle accise si aggiunge quello automatico dal 1° marzo). E, contemporaneamente, vedersi tagliati gli importi delle vincite ottenute con new slot e videolotteries. Le sorprese non finiscono qui. La legge di bilancio, infatti, non ha prorogato lo stop alle addizionali locali di Irpef e Imu. Che da gennaio potrebbero tornare a salire. Gli enti locali devono fare i conti anche con un miliardo di “tagli-ombra” tra mancati indennizzi della spending, fondo Tasi e accantonamenti.