«La sanità calabrese sia tenuta lontana dalla politica, che finora l’ha usata per produrre voti e clientele». Lo dice la deputata M5s Dalila Nesci, che oggi pomeriggio ha portato alla Camera il caso della richiesta per i poteri di commissario che il nuovo governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, a giorni farà al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
«I ministeri della Salute e dell’Economia – ha affermato la parlamentare in aula – nei mesi scorsi richiamarono la vecchia giunta regionale, responsabile di nomine illegittime nelle aziende sanitarie. Quella giunta si considerò al di sopra del governo e andò avanti con arroganza». «Con interrogazione e con emendamento – ha ricordato la deputata – abbiamo chiesto al governo di attuare l’impegno di modificare la normativa in modo che il governatore non sia pure commissario per la Sanità nelle regioni sotto rientro».
Nesci ha poi commentato: «Se non fosse stato per il Movimento cinque stelle, che fece aprire un’inchiesta penale e divulgò i retroscena di una guerra politica alla struttura commissariale, la sanità calabrese non avrebbe ripreso il cammino del rientro. Il presidente Renzi si è già mosso tardi, rispondendo a una mia specifica lettera soltanto lo scorso 10 novembre. Ora faccia una scelta per la sanità calabrese e dica se la vuole in mano alla politica o se accetta la nostra richiesta di affidarla a un tecnico competente».