Politica interna
Primarie Pd – Le primarie in Campania, rinviate quattro volte, si sono alla fine concluse con un risultato a sorpresa: ha vinto De Luca. L’ex sindaco di Salerno, sul quale pende una condanna in primo grado per abuso d’ufficio, ha battuto Cozzolino e sarà quindi il candidato governatore alle prossime elezioni. Ai piani alti del partito si sottolinea la buona affluenza alle urne, 160 mila elettori, ma questo non basta a nascondere l’irritazione di Renzi per il fatto di non essere riuscito a imporre un candidato unitario e di aver dovuto subire due candidati non graditi. Come sale sulle ferite si è aggiunto poi l’appello di Roberto Saviano che invitava gli elettori del Pd a boicottare le primarie in quanto ennesima riproposizione di volti della vecchia politica legata alle clientele.
Centrodestra – Al di là dell’ultimatum di Salvini (“I vostri elettori sono già con noi”), i retroscena parlano di manovre in corso per un riavvicinamento tra Forza Italia e Lega: esponenti azzurri avrebbero cercato contatti con Maroni, Zaia e Bossi. Ma sembra che il “cerchio magico” più vicino a Berlusconi preferisca invece aprire un dialogo con Alfano, il quale mette in guardia il suo ex partito dal pericolo di farsi sottomettere politicamente da Salvini. Intanto all’interno della Lega si prepara la resa dei conti: possibile un commissariamento politico del veneto per tagliare la strada a Tosi.
Politica estera
Omicidio a Mosca – Decine di migliaia di persone, esponenti politici e gente comune, hanno sfilato accanto al Cremlino in memoria di Boris Nemtsov, il leader dell’opposizione assassinato venerdì scorso a Mosca. Cori e cartelli all’insegna del “Non abbiamo paura” per sfidare Putin. Anche Renzi, che mercoledì prossimo arriverà in visita ufficiale alla ricerca di appoggi sul dossier Isis, deporrà un fiore sul luogo dell’agguato.
Isis – Jihadi John, il boia dell’Isis, era agli ordini di Bin Laden durante la sua presenza a Londra. Questa la conclusione cui è arrivata l’intelligence inglese che ha portato alla luce una vera e propria cellula di Al Qaeda nel cuore della capitale londinese.
Economia e Finanza
Rai Way – Oggi la Rai è chiamata a chiarire alla Consob quali siano i paletti del controllo pubblico nell’azionariato di Rai Way, sulla quale Mediaset ha lanciato un’opa attraverso la controllata Ei Towers. Nella lettera inviata all’Authority di Vegas, come rivelano alla stampa fonti del Ministero dell’Economia, la televisione di Stato si richiama alle norme di legge che in questi casi attribuiscono al presidente del Consiglio un vero e proprio diritto di veto su operazioni che riguardano imprese di Stato con rilevanza in settori strategici, quale quello delle comunicazioni. Questo “golden power”, in grado di bloccare la cessione dei ripetitori a un privato, renderebbe quindi l’offerta di Medoaset più che altro un esercizio solo teorico e virtuale.
Dal suo canto, Mediaset va avanti con il suo programma, questo il timing: il 16 marzo sarà inviato a Consob il prospetto informativo dell’opa; il 27 si terrà l’assemblea di Ei Towers sull’aumento di capitale legato all’operazione; per il 10 aprile è atteso il giudizio di Rai Way. Poi dal 20 aprile scatterà l’offerta.
Rete veloce – L’appuntamento è per il consiglio dei ministri di domani, quando verrà finalmente svelato il piano Ring sulla Rete italiana di nuova generazione. La banda larga è destinata a mandare in pensione le connessioni in rame della Telecom e questo è l’aspetto che più preoccupa: su questa infrastruttura, sebbene obsoleta, la società telefonica occupa tuttora 20 mila dipendenti. La via d’uscita dall’impasse potrebbe essere rappresentata dalla riapertura delle trattative per l’ingresso di Telecom in Metroweb che dispone già del necessario know-how tecnologico.
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