Un recente studio scientifico (Commonwealth Scientific and Industrial Research) ha testato la longevità del virus del Covid -19, che può sopravvivere su oggetti come banconote o telefoni cellulari per lungo tempo. Il virus a 20 gradi appare estremamente resistente sulle superfici lisce, come gli schermi dei cellulari e può sopravvivere per 28 giorni sulle banconote. A 30 gradi il periodo di sopravvivenza scende a 7 giorni e precipita a sole 24 ore a 40 gradi. Un periodo comunque significativamente più lungo rispetto a quanto ipotizzato da studi precedenti secondo i quali il virus poteva sopravvivere fino a un massimo di quattro giorni sulle superfici.
“Dall’inizio della Pandemia – dichiara Gabriele Urzì Segretario Provinciale FABI e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo – abbiamo consigliato di usare poco il contante e privilegiare i pagamenti elettronici, soprattutto contactless per ridurre al minimo i rischi di contagio”.
I primi ad avvertire di un pericolo di contagio attraverso le banconote sono stati gli amministratori di Wuhan, in Cina, dove il Covid-19 si è mostrato in tutta la sua potenza tra dicembre e gennaio. A febbraio i funzionari cinesi hanno avvertito del pericolo e hanno iniziato a disinfettare le banconote. “Si pensava che il virus resistesse fino a nove giorni sulle banconote a temperatura ambiente ma purtroppo il periodo di sopravvivenza del virus è ancora più lungo – afferma Urzì. C’è un sostanziale incremento dei pagamenti digitali, complice anche l’abbassamento della soglia dei pagamenti cash da 3.000 a 2.000 euro. In Sicilia in media non più del 30% dei pagamenti avveniva tramite digitale e all’interno di questa quota, per il 90%, le operazioni avvenivano con carte tradizionali. Le transazioni adesso sono quasi raddoppiate e l’incidenza degli acquisti online di beni primari sulle spese con carta è salita dal 23% al 40% sostenuta dall’alimentare con il +170%. Ormai – continua Urzì – sempre meno soldi di carta e sempre più pagamenti digitali, persino attraverso i dispositivi indossabili, come gli orologi, per esempio”.
Sul fronte dell’emergenza inoltre – conclude il Sindacalista – le banche ricorrono ad ulteriori ulteriori misure di sicurezza: ad Unicredit ad esempio nelle piazze di Palermo e Catania, vista la recrudescenza dei contagi, è stata reintrodotta, fino alla fine dell’emergenza, la presenza delle guardie giurate o degli stewards all’ingresso delle agenzie al fine di regolamentare l’accesso della clientela (ricevuta solo su appuntamento) e ci sarà un rigido controllo sull’uso delle mascherine, sul rispetto della distanza e sulla misurazione della temperatura prima dell’accesso ai locali.