Allarga i suoi confini e si arricchisce di nuove possibilità di valorizzazione il Parco Archeologico di Paestum. Lo annuncia il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini che spiega di aver appena firmato un decreto «che estende il parco archeologico includendo all’area archeologica la cinta muraria e l’edificio ex stabilimento Cirio. Si tratta di una decisione importante – fa notare Franceschini – che permette lo sviluppo di significativi progetti di valorizzazione di un sito straordinario, già reso un museo autonomo dalla riforma del ministero e affidato con bando internazionale alla gestione del giovane archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel che ora ha la possibilità di compiere dei concreti passi in avanti per il rilancio di questa realtà». Si chiude così una lunga vicenda: anche le mura di Paestum ora rientrano a pieno titolo nel parco archeologico e non solo l’area delimitata dalla cinta, dove ci sono i templi e le vestigia della città antica, ma anche case e strade moderne. Nelle competenze del nuovo direttore entra anche l’ex Cirio, settemila metriquadrati a ridosso di Porta Giustizia acquistati dallo Stato con 3 milioni di euro alcuni anni fa, che inglobano anche il santuario extraurbano di Afrodite. L’ufficio tecnico del museo è al lavoro per preparare il progetto preliminare di restauro e utilizzo degli ex capannoni industriali, che risalgono al 1908. Zuchtriegel vuole candidare l’intervento sul Pon Cultura 2014-2020, entro fine mese bisogna preparare i documenti. “Certo – confida l’archeologo tedesco – mi piacerebbe coinvolgere nella progettazione successiva un architetto di livello internazionale per trasformnare la ex Cirio in spazio mostre, per uffici e depositi, ma soprattutto come museo che racconti la storia della Cirio come parte della storia di Paestum, che va dalla città archeologica fino allo sbarco degli alleati nel 1943.”