Di FAUSTA TESTAJ
Alla Galleria D’Arte Moderna (GAM) di Catania ha fatto tappa, interpretato da un eccellente PAOLO BRIGUGLIA, il bellissimo monologo dal titolo “Un Amore”, prodotto da Ergon Sum con la Regia e l’adattamento di Alessandra Pizzi. Il monologo è una rivisitazione del Romanzo di Dino Buzzati, opera del tutto eccentrica rispetto alla produzione abituale dello scrittore. In “UN AMORE” , vengono analizzati i conflitti dell’uomo maturo irresistibilmente attratto dalla giovinezza, ma anche quelli del borghese colto, affascinato da ciò che è popolare, si analizza l’amore vero ma destinato a smarirsi nella menzogna. La Colonna sonora dello spettacolo, è composta soprattutto dalle canzoni pop degli anni 60 come :”Ma che freddo fa” o “innamorati a Milano “di M. Remigi, ricreando quel fermento artistico di quegl’anni, dove la ripresa economica fa da contraltare ad una borghesia bigotta che pian piano sostituisce il valore umano con quello del denaro e della “posizione sociale”. Il palermitano PAOLO BRIGUGLIA(lo ricordiamo nei “I CENTO PASSI”, in “El Alamein”, in “Buon Giorno Notte”, in “Ma quando arrivano le ragazze”, “La Siciliana Ribelle”, “ la Terra”, “Basilicata coast to coast”, “Baària”e ultimamente nei “Leoni di Sicilia”che andrà in onda su RAI 1 a partire da stasera Martedi 10 Settembre).Ha dato vita al personaggio Antonio Dorigo con grande sensibilità e maestria, ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchere con lui.
- Stasera porti in scena “UN AMORE”, monologo tratto dal libro di D. Buzzati con l’adattamento e la regia di Alessandra Pizzi come è stata fatta questa riduzione?
R: Il lavoro fondamentalmente è consistito nel conservare la linea narrativa del libro e le vicende di quest’uomo, salvaguardando lo spirito dell’opera, racchiudendo il tutto in un’ora e 5 un’ora e 10 che è la durata di un monologo.
- Si parla di Antonio Dorigo che ha una gelosia quasi ossessiva nei confronti di Laida, la prostituta di cui si innamora.
R: Il romanzo, parla di un uomo, che per educazione, ha sviluppato una sorta d’incapacità nell’avere una relazione tranquilla con una donna di tipo moderno, libero, ha una specie di maschilismo intrinseco e sente la donna quasi come una minaccia in un rapporto normale, e allora va sempre con le prostitute fino a chè, un giorno, di una, se ne innamora in maniera ossessiva, però non è l’ossessione che sconfina nella violenza psicologica, lui questo non lo farà mai con questa ragazza, vuole però averla cadendo in un paradosso, perchè lui è un borghese quindi non le propone di sposarsi, vuole averla ad uso esclusivo, pagando sempre di più, come se lei fosse un bene di sua proprietà, naturalmente la ragazza sfugge a questa condizione.
- In che anni è ambientato il romanzo
R: Il romanzo è ambientato negli anni 60, però noi non abbiamo tenuto l’epoca, abbiamo tenuto solo le vicende e i personaggi.
- Neanche le musiche sono degli anni 60
R: Le musiche sono varie, però molte giocano a richiamare quell’epoca.
- Cosa ti è piaciuto di più di questo personaggio
R: Mi piace questo maschilismo totalmente inconsapevole quasi da bar, degli uomini di quegl’anni che trattavano le donne come se fossero degli oggetti,ne descrivevano le curve, gli attributi femminili, erano uomini inconsapevoli di quanto veramente fosse radicato in loro questo maschilismo che gli impediva di vivere i rapporti d’amore in maniera piùà bella, più romantica, davvero più libera cioè dando lo spazio e la libertà d’espressione alla donna e allora mi piace raccontarlo dall’interno, perchè questo maschilismo invece, a poco a poco, durante la narrazione su sgretola, va completamente in pezzi, Dorigo và alla deriva, rimanendo completamente vittima di sè stesso in primis, e poi come un cagnolino al guinzaglio di questa ragazza che ne fa quello che vuole.
- E’ un personaggio moderno, attuale
R: E’ un personaggio che si modernizza via via nella storia, nasce molto arcaico ma poi acquista, suo malgrado, a sue spese una modernità.
- Pensi che sia uno spettacolo che possa piacere anche ai giovani ?
R: Sicuramente non ai giovanissimi se parliamo di 16enni-17enni, è uno spettacolo amato da chi ha un gusto e una frequentazione di testi letterari, perchè la lingua di Buzzati è meravigliosa però non è una lingua giovane, è una lingua ricercata, non per questo non accessibile, infatti è molto divertente , il pubblico che abbiamo avuto è stato veramente vario finora, transgenerazionale, dai più giovani alle persone più grandi di età, poi questo romanzo, abbiamo scoperto facendolo, che ha un sacco di fans, chi lo ha letto lo ama molto.
- Hai da poco interpretato Ignazio Florio nei “ I LEONI DI SICILIA”, come hai preparato questo personaggio, veramente vissuto.
R: Ho lavorato a partire dal bellissimo libro di Stefania Auci, che partendo da documenti storici, quindi materiali per lo più molto freddi, ha saputo ricostruire e anche inventare le emozioni di questi personaggi, io sono partito da questo libro e poi sai da siciliano alcune cose ce le hai nel sangue, ce le hai dentro, quindi forse ti viene più facile capirle e poi rappresentarle.
- I Florio una famiglia di origine Calabra che si è radicata a Palermo, dove ha creato la sua fortuna commerciale
R: Io interpreto proprio Ignazio, uno dei 2 fratelli che arriva dalla Calabria, poi si radicano a Palermo, come hai detto tu e i discendenti diventano a tutti gli effetti palermitani.
- Progetti futuri ?
R: C’è in uscita l’11 di Settembre una serie dal Titolo” I FRATELLI CORSARO”, che ho girato assieme a GIUSEPPE FIORELLO per CANALE 5, è un giallo con dei toni da commedia molto simpatico, siamo appunto 2 fratelli, io interpreto il più piccolo.
- E film al cinema ?
R: Quest’anno sto lavorando molto in teatro e in Tv, la TV ha una grande qualità quindi va bene.
- La tournèe di “UN AMORE” finisce qui a Catania o proseguirà nella stagione 2024/25
R: proseguirà a Gennaio e Febbraio