Intervista a Laura Sicignano, Direttore del T. Stabile di Catania quest’anno in giuria nella Sezione” Teatro, Corto in cortile” Curata da Egle Doria con l’Associazione MADE’
- Lei che rapporto ha con il cinema?
R: Io adoro il cinema per me è un luogo di fuga dalla realtà mi sono commossa quando,dopo tanti mesi, sono potuta rientrare in una sala cinematografica a vedere questo meraviglioso film :” Nomadland”, adoro anche i documentari ne ho visto uno estremamente interessante proprio qui a Catania di Maria Arena su un tema che mi sta molto a cuore quello delle donne, della nostra condizione che mi ha fatto sentire vicino a questa regista catanese perchè entrambe affrontiamo tematiche legate alla storia delle donne , alla loro identità, alla posizione delle donne nel Mondo che è il cuore di :”Donne in Guerra”questo spettacolo di cui sono sceneggiatrice insieme alla Vannucci e regista che apre la stagione dello Stabile di Catania e che sarà in scena fino al 28 ottobre.
- Di cosa tratta specificatamente “Donne in Guerra”
R: Sono 6 ritratti di donne vissute durante la II guerra Mondiale in questi personaggi c’è un grande contenuto di verità perchè sono scritti a partire da racconti di storie vere è interpretato da 6 attrici straordinarie tra le quali Egle Doria è uno spettacolo che prevede un numero limitato di spettatori nel quale il pubblico è coinvolto in prima persona e lo stesso spazio del teatro è trasformato quindi vedrete un teatro Verga capovolto sarà un’esperienza sensoriale, emotiva anche molto intensa, per riflettere sulla guerra, sulla condizione delle donne, credo sia anche di grande umanità.
- Da dove ha preso spunto per scrivere questo spettacolo
R: Ho preso spunto da racconti di donne che hanno vissuto la II Guerra Mondiale l’ho scritto nel 2008 quando queste donne erano ancora vive e la mia è la generazione che ultima ha potuto ascoltare questi racconti in prima persona quindi io sento anche la responsabilità di doverli tramandare perchè questo è uno spettacolo sulla memoria che deve rimanere molto viva perchè cose che succedevano 70-80 anni fa in Europa succedono oggi magari a 8.000 kilometri di distanza, non possiamo ignorare più, quello che succede nell’altro emisfero perchè ci riguarda e quindi credo che questo sia uno spettacolo che parla molto del presente.
- Lei ormai è quasi quattro anni che è Direttore del T. Stabile di Catania qual’è un suo bilancio di questi anni di Direzione
R: Il mio ruolo è stato anche quello di risanare il bilancio economico che era fortemente compromesso e che lo sarà ancora fino al 2032 perchè i debiti ed i problemi che noi abbiamo trovato in questo teatro erano enormi e grazie al Consiglio D’amministrazione, ai lavoratori, agli artisti che in questi anni si sono avvicendati allo Stabile abbiamo fatto grandi cose, nonostante anche il covid, abbiamo sistemato la sala Verga, stiamo per inagurare una II sala, abbiamo rimesso a posto il magazzino ed il laboratorio quindi i nostri tecnici sono tornati a costruire scene e a fare costumi abbiamo impostato tutto il lavoro della macchina in maniera sicuramente più efficente e molto più sano economicamente perchè non solo abbiamo pagato tutti i debiti regolarmente ma nello stesso tempo stiamo pagando tuttu quello che c’è da pagare con la massima regolarità , è una macchina che sta ricominciando a funzionare con grande entusiasmo e passione di tutti coloro che sono coinvolti.
- Il pubblico so che sta rispondendo molto bene la vostra campagna abbonamenti è andata benissimo
R: Si,questo è proprio il riscontro, siamo felici, sono andate molto bene anche le 5 Nuove Produzioni che abbiamo fatto qui al Cortile del Palazzo della Cultura dal 14 di Maggio al 30 di Luglio.
- Se non sbaglio voi potete anche essere aiutati nei finanziamenti dallo stesso pubblico che può donarvi il 5 per mille
R: Si,ci possono donare il 2 e il 5 per mille sono forme di finanziamento che chiunque può fare nella propria Dichiarazione dei Redditi non hanno nessun costo ed è un modo di sostenere la cultura
- Oltre ad essere sostenuta si spera sempre di più dallo Stato
R: Si, noi abbiamo un contributo naturalmente dal Ministero, Dalla Regione,dalla Provincia, dal Comune siamo un teatro pubblico e quindi siamo sostenuti dai nostri soci
- Cosa che i teatri privati hanno in minor modo
R: Certo, però noi abbiamo un debito, all’inizio di ogni anno dobbiamo pagare 500 mila euro di debito e poi abbiamo dei dipendenti che dobbiamo pagare e poi noi, siamo tenuti al rispetto, giustamente di una serie di regole e questo aumenta i costi come ad esempio il pagamento della sicurezza, tutte cose che siamo tenuti a fare ma che rendono il lavoro più costoso quindi per questo siamo finanziati.
- Che programmi avete per i cent’anni dalla nascita di Turi Ferro?
R: Abbiamo fatto tantissime iniziative stiamo per pubblicare un libro, abbiamo allestito una Mostra che è stata chiusa a causa del Covid poi l’abbiamo riallestita quest’Estate nel Cortile del Palazzo della Cultura ma la riallestiremo ancora una volta appena riapriamo nel ridotto del Verga per altri 15 giorni quindi vedrete questo spazio completamente ristrutturato anche per la Mostra di T. Ferro, faremo una Tavola Rotonda, abbiamo fatto Convegni, Lezioni, tutte queste iniziative sono visibili sul nostro sito per far rimanere questa testimonianza digitale di tutto quello che abbiamo fatto e faremo in onore dei cento anni dalla nascita di T. Ferro abbiamo anche co-prodotto uno spettacolo con la Regia di Giglielmo Ferro che era uno spettacolo storico di Turi Ferro :”Servo di Scena” abbiamo partecipato alla Produzione di questo spettacolo che sarà in Cartellone quest’anno.