di ENRICA PROCACCINI
“Archiviate le primarie, ora tocca mettere su un programma per la città e l’area metropolitana di Napoli , ed è quello che chiederò di fare a Vincenzo De Luca”. Salzano Salvatore, responsabile Sviluppo del Pd napoletano, è al lavoro per organizzare una giornata di confronto con il candidato governatore del centrosinistra, i segretari di circolo e dirigenti locali, le forze della società civile e del mondo delle associazioni di categoria. E mutuando quanto sostenuto dal premier in visita in città il 14 agosto scorso (“Se riparte il Sud – disse Renzi – riparte il Paese”), Salzano rilancia: “Se riparte Napoli, riparte la Campania”.
Timore che Salerno scavalchi Napoli?
“Ma no, però voglio solo ricordare che nell’area metropolitana vive il 60 per cento di tutta la popolazione della Campania ed è qui che si producono i due terzi del Pil regionale”.
Quale deve essere il ruolo di Napoli?
“La nostra città deve tornare a ricoprire il ruolo di grande capitale della cultura, delle scienze e delle arti. Deve essere il volano dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno attraverso politiche ordinarie e non emergenziali. Per farlo , non bisogna isolare la città in inutili e sterili contrapposizioni ideologiche e campanilistiche”.
Quali sono le priorità che lei individua?
“Il porto. Il silenzio sulla questione della zona portuale oggi fa sì che quartieri interi non riescano a produrre nuove opportunità di lavoro e di pianificazione. Insomma, un rigore fallito a porta vuota. Poi c’è l’area Nord, uscita del tutto dal piano economico e sociale. Interi quartieri senza presidi scolastici di secondo livello , senza futuro. E il nodo Bagnoli: non bastano le promesse, ci vogliono impegni certi e soprattutto bisogna fare chiarezza al più presto sulla vicenda del commissariamento”.
Perché la richiesta di un confronto su questi temi con De Luca?
“La nuova Regione deve prendere in mano questa partita. Sarà fondamentale la capacità di realizzare investimenti concreti. Allo stesso tempo bisogna tenere conto degli obiettivi di inclusione delle fasce deboli, della diffusione di una cultura della legalità e della sostenibilità ambientale. Solo cosi io vedo una Napoli capitale delle politiche del Mezzogiorno, una Napoli Europea e anche mediterranea”.