Il livello di allerta per le prossime partite passa “a rischio giallo”
Lo stato di allerta a Napoli è stato prolungato. Contestualmente alle giornate uggiose e fredde che hanno aperto le porte all’inverno, il calcio Napoli pare non abbia voluto accettare il cambio di stagione, facendo alzare la soglia del rischio “a giallo”. Ieri con l’Atalanta allo stadio Maradona è andato in scena l’ anticipo delle 20.45 che ha visto il Napoli perdere 2-3 contro i bergamaschi in un match di vitale importanza per le gerarchie del massimo campionato italiano. Gli azzurri erano chiamati a disputare una partita orfani dei suoi giocatori cardine – Insigne, Osihmen, Koulibaly e Ruiz fra tutti – in una cornice di pubblico allestito per le migliori occasioni che ha comunque accolto con applausi i suoi beniamini al termine dell’incontro.
Napoli-Atalanta, non è bastata la resilienza
La resilienza del Napoli non è bastata. Scesi in campo con un inedito 3-4-3 per via della lunga lista di indigenti, i partenopei hanno subito l’organizzazione sempre molto capillare dei nerazzurri. Un siluro col mancino di Ruslan Malinovski che bacia la traversa ed entra in rete è il primo gol degli ospiti a seguito di un assist che l’ex della partita, Duvan Zapata, si è costruito con forza, impossessandosi del pallone e travolgendo regolarmente il difensore azzurro Amir Rrahmani. Per venti minuti e oltre il Napoli si è bloccato: tempi di uscita sbagliati, disorganizzazione nei ruoli e nelle posizioni degli interpreti. Poi un lampo di un vivace Zielinski su un doppio tentativo che riaccende la speranza dei tifosi.
Nel secondo tempo “pronti, via” e il capitano di giornata, Dries Mertens, ribalta il risultato dopo una corsa di cinquanta metri. Quando sembra che il Napoli avesse preso per mano l’inerzia del match arriva il gol di Demiral su assist di Toloi che per l’occasione si trasformano da numeri 9 e 10. Cinque minuti dopo ecco la rimonta, con un piazzato di Remo Freuler col mancino al 71’ che di fatto chiude la partita. L’Atalanta che insegue un sogno, il Napoli che oggi dal sogno si sveglia: perso il primato e ora terzo a sole due lunghezze sui bergamaschi.
“L’Atalanta ha giocato contro una squadra vera”
“L’Atalanta ha vinto con una squadra vera”, ha commentato Spalletti ai microfoni di Sky. Nonostante gli infortuni alla squadra di casa non è mancata la solita verve offensiva e quasi la riacciuffa al 93’ con Petagna. Napoli-Atalanta è stata una partita è stata di altissima intensità e qualità, non una sorpresa per due squadre che giocano a mille, condotta anche abbastanza bene dall’arbitro Mariani. Non c’è nemmeno il tempo di leccarsi le ferite e recuperare gli indisponibili che giovedì gli azzurri sono chiamati ad un’ altra super prestazione in Europa League contro il Leicester se intendono proseguire il cammino europeo. Il match è alle 18.45 allo stadio Maradona ed è previsto il tutto esaurito.
I numeri di Napoli-Atalanta e… un po’ di statistiche
Con la sconfitta contro l’Atalanta il Napoli ha subito cinque gol in due partite: due in meno rispetto a tutto il resto del campionato. Continua la striscia nera degli azzurri contro i bergamaschi che perdono la loro terza partita negli ultimi cinque incontri tra campionato e coppa Italia. Ultima vittoria è stata Napoli-Atalanta dell’ottobre 2020 (4-1 in quel caso). Nell’ultimo mese il Napoli ha disputato cinque incontri in Serie A vincendone solo uno contro la Lazio con un rotondo 4-0: su 15 punti disponibili il Napoli ne ha raccolti solo cinque, perdendo anche la partita nel gelo di Mosca contro lo Spartak nella trasferta di EL in Russia. In queste uscite Mertens si conferma determinante segnando cinque gol. Degno di nota anche Zielinski che sta salendo in cattedra: quattro gol e un assist nelle ultime cinque partite.