Marco Tosarello
L’Associazione Nazionale ANDDOS (il più grande movimento LGBTI con oltre 130.000 iscritti in tutta Italia) sottolinea l’importanza che ha avuto il Pride di Reggio Calabria, a conferma di come tutto il territorio calabrese sia espressione significativa per il riconoscimento dei diritti Lgbti: una grande manifestazione di orgoglio in cui si è rivendicata la propria identità. Con il sostegno fondamentale delle istituzioni politiche, dalla Regione Calabria, alla Provincia di Reggio Calabria, al Comune.
Il presidente nazionale Mario Marco Canale invita a leggere il significato di questo evento oltre la sua eccessiva appariscenza, perché le origini del Pride risalgono ai cosiddetti moti di Stonewall. Lo Stonewall Inn era un bar gay a New York, nel quale, a partire dalla notte tra il 27 e il 28 Giugno 1969, si susseguirono una serie di retate e scontri tra la polizia e gli omosessuali. Da questo episodio si considera nato il movimento di liberazione gay moderno. Non è una coincidenza quindi che il Gay Pride si festeggi sempre ad iniziare dal mese di Giugno, in tutto il mondo, ricordando Stonewall e tutte le vittime dell’omofobia. Sarebbe allora semplicistico dare risalto solamente alle provocazioni colorate dei partecipanti al Pride: “Il Pride non esclude nessuno, dà voce e spazio a tutti, l’eccesso serve solo a sottolineare la voglia di libertà – spiega il presidente nazionale Mario Marco Canale – la comunità Lgbti ottiene risultati ogni volta che si presenta unita nel rivendicare il riconoscimento dei diritti. E la diversità sarà sempre un valore aggiunto, mai una minaccia per gli altri, tanto meno una condizione di cui vergognarsi. È evidente quindi che il protagonista sia l’individuo stesso. Nella sua totalità come persona, come arricchimento verso gli altri, come unico e diverso e allo stesso tempo prezioso e importante. Il simbolo del Pride è la bandiera arcobaleno. Un arcobaleno contro l’esclusione, l’isolamento, la censura, le intolleranze, i pregiudizi e le discriminazioni. Partecipare al Pride significa portare in piazza in una grande festa di liberazione un anno di lavoro e di impegno per la vita quotidiana delle persone Lgbti. Reggio Calabria ha dato una eccezionale prova di maturità ed emancipazione nella rivendicazione dei diritti”.