Sono 78.788 le domande presentate per fare il navigator, la figura che andrà a rafforzare i centri per l’impiego, chiamati a trovare un posto di lavoro a chi prende il reddito di cittadinanza. Ieri a mezzogiorno scadeva il termine per le candidature fissato dall’Anpal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro che ne metterà sotto contratto 3 mila per due anni, con uno stipendio di circa 1.600 euro netti al mese. Di domande se ne prevedevano 100mila. Siamo un po’ sotto ma non di molto. «Mi auguro che entro la fine di giugno – dice il presidente dell’Anpal, Mimmo Parisi – i navigator potranno essere operativi e avviati alla formazione». Restano ancora diversi passaggi da fare. La selezione scritta dovrebbe essere fissata ai primi di giugno, comunque dopo le elezioni europee del 26 maggio. Dalla lista dei candidati dovrebbero essere scartate circa 20 mila persone, e questo perché il bando prevede che ci debbano essere al massimo 20 candidati per ogni posto a disposizione. Le graduatorie saranno su base provinciale e verranno fatte in relazione al voto di laurea, dando la precedenza ai più giovani in caso di parità. Non avranno alcun peso, invece, le esperienze lavorative. Possibile che questa scelta, dettata dalla necessità di stringere i tempi, possa spingere qualcuno degli esclusi a presentare ricorso, un classico dei concorsi pubblici all’italiana.