“Il 16 dicembre sarà l’ultimo giorno in cui si pagherà latassa sulla prima casa, poi questa tornerà a essere esentata dalle tasse. Ci dicono che favoriamo i ricchi: chi è stato 30 anni a lavorare e si è spezzato la schiena è giusto non paghi niente, chi ha la seconda, terza, quarta è giusto che paghi le tasse”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi , registrando la puntata di Porta a Porta in onda stasera. “L’economia sta andando meglio – ha aggiunto – e bisogna dare messaggi di serenità e tranquillità: stiamo ripartendo, dopo tre anni di segno meno è tornato il segno più del Pil”.
Fisco, Imu e Tasi. Poi, rivolgendosi a sindaci e Comuni – penalizzati dalla sforbiciata – annuncia: “Daremo ai primi cittadini un assegno corrispondente” al taglio dell’Imu e della Tasi. “Quello che togliamo ai Comuni lo restituiamo paro-paro, non è che poi aumentano le tasse. Su questo mi impegno, assolutamente. L’idea è che in Italia si è pagato troppo, le tasse le devono pagare tutti, ma l’idea che le tasse sono bellissime è forse nei Paesi dove sono basse. Da noi il messaggio deve essere riduzione: dalla casta, e infatti abbiamo messo un tetto ai manager pubblici, ai corpi di polizia da cinque a quattro”.
Sempre a proposito di fisco, il premier prosegue: “Nel 2014 abbiamo dato gli 80 euro, nel 2015 l’operazione su Irap e costo del lavoro, nel 2016 via Imu e Tasi che è l’operazione che abbiamo annunciato a luglio ed ecco perché il 16 dicembre ci sarà il funerale delle tasse sulla casa, Nel 2017 penseremo all’Ires e nel 2018 all’Irpef”.