Romano Pesavento
In un momento così cruciale per la nostra città, che, ci auguriamo tutti, possa segnare uno spartiacque tra decenni di inerzia, degrado progressivo, impoverimento, emigrazione per mancanza di alternative e una nuova stagione politico – amministrativa per Crotone, è necessario che ciascuno di noi contribuisca attraverso il proprio diritto di voto.
Senza essere retorici, forse, abbiamo una delle poche possibilità di imprimere una direzione diversa alla vertiginosa “discesa agli inferi” imboccata da Crotone. Bonifica, riqualificazione degli spazi urbani e del verde pubblico, elettrificazione rete ferroviaria, infrastruttura aereo – portuale, royalty, raccolta dei rifiuti, istruzione, micro e macro criminalità costituiscono le sfide disattese, inevase, per anni, dalle gestioni precedenti.
Nulla ancora si sa della raccolta differenziata; mentre Crotone langue, completamente depauperata di servizi e opportunità economiche.
Gli effetti sono evidenti: commercianti strozzati e tanta disoccupazione.
Occorrerebbe una gestione efficiente delle risorse economiche comunitarie, nonché un piano di sviluppo ben strutturato e a lunga gittata. Chi si reputa progressista dovrebbe valutare attentamente le reali possibilità di cambiamento della città. E decidere di conseguenza.