… Non confondere la «lotta politica» (che è un nobile impegno della democrazia rigorosa e rispettata) con la «guerriglia» ideologica (che è la depravazione della «lotta politica»), tanto più pericolosa quando favorita da titolari di responsabilità istituzionali…
Con tale esercizio, è bene ricordarlo, … si separa la responsabilità del governo che ha il carattere della «generalità» dalla cura della propria «particolarità» ideale o ideologica. Oltre tutto, solo sapendo coltivare questa distinzione, si difendono davvero le proprie idee…
Chi accetta di governare deve essere consapevole di ciò che eredita e sapere che assume una responsabilità
«oggettiva». È soltanto un meschino espediente di bolsa strumentalizzazione politicante (non politica) scaricare la colpa sugli altri, distinguendo il proprio «soggettivo particulare»…
Assumere la guida di un esecutivo comporta continuità di gestione e il ribaltamento del «malgoverno» nel «buongoverno»….
Chi governa, chi vuole governare, deve avere il coraggio della verità, la consapevolezza del reale, il rispetto
della propria e altrui dignità.
Altrimenti deve tacere e starsene a casa.
Fulvio Tessitore, Napoli è senza continuità,
“Il Corriere del Mezzogiorno”, 14 aprile 2016, pp. 1-2
(a cura di ASCO)