Le elezioni mettono in ginocchio il trasporto pubblico napoletano, funicolari e metro chiuse, corse di autobus soppresse o dimezzate. Ben trecento lavoratori dell’azienda di trasporto hanno deciso di usufruire della possibilità di andare a fare il presidente di seggio, lo scrutatore o il rappresentante di lista, il tutto a spese del cittadino, al quale muoversi risulterà più difficile. Il disagio è iniziato già sabato e finirà il 4 giugno, mentre le funicolari di Chiaia e Mergellina riapriranno il primo giugno. Una pratica che non dovrebbe essere consentita ma che purtroppo ad oggi non è limitata da nessuna legge e nemeno da quella del buon senso e si sa la prestazione per le elezioni da diritto alla retribuzione. Anche perchè, ormai dal 24 maggio per consentire il collaudo della nuova stazione in linea di Piazza municipio, alcune fermate della linea 1 sono chiuse. La vicenda è paradossale se si pensa che nella giornata delle elezioni bisognerebbe consentire a tutti di poter accedere facilmente alle urne e favorire i trasporti pubblici. e che questa corsa per fare scrutatore o presidente di seggio avviene ad ogni tornata elettorale. In città chi si muove a piedi, già è in difficoltà nelle domeniche e nei giorni festivi. Oggi è stato ancora più penalizzato. Eppure, da più parti richiedono una norma che limiti il numero dei dipendenti di aziende al servizio del cittadino che vogliono usufruire dei permessi per fare scrutatori o presidenti, soprattitto quando la loro assenza paralizza un trasporto ormai ridotto al lumicino