Parla Raffaele Tovino, fondatore di Enbiform
Quei 555mila infortuni nel 2021, in tutta Italia, sono inaccettabili. Stesso discorso per le 1.221 morti bianche. Tutto ciò dimostra una sola verità: sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro c’è ancora molto da fare. Noi ne siamo consapevoli e ci stiamo muovendo proprio in questa direzione»: parola di Raffaele Tovino, fondatore e dirigente dell’Ente nazionale bilaterale per la formazione. Composto da rappresentanti di associazioni datoriali e di sigle sindacali, Enbiform è un soggetto, con sede legale a Roma e una operativa ad Aversa, che opera con un preciso obiettivo: sostenere le imprese sul mercato del lavoro offrendo loro una lunga serie di servizi.
I dati Inail dicono che gli infortuni sono sostanzialmente stazionari rispetto al 2020 e che le morti bianche sono in calo del 4%: questi dati non dovrebbero essere confortanti?
«No. Perché se è vero che gli infortuni femminili diminuiscono del 14%, è altrettanto vero che aumentano quelli maschili. E anche un solo infortunio, un solo incidente mortale sul posto di lavoro non può essere in alcun modo tollerato. Tanto più se si pensa che sono trascorsi 14 anni dal Testo unico sulla sicurezza. Vuol dire che le imprese investono ancora troppo poco sulla sicurezza di dipendenti e collaboratori anziché adottare misure efficaci in tal senso».
Può farci un esempio?
«Parlo di misure tecniche, come possono essere i dispositivi di sicurezza individuali, ma anche organizzative, procedurali, comportamentali. Pensiamo anche a norme come quelle contenute nella cosiddetta Direttiva macchine che indica, per ogni tipologia di macchinario, le tecniche di costruzione, le modalità di utilizzo e gli accorgimenti da seguire per evitare che quello stesso macchinario perda le indispensabili caratteristiche di sicurezza. Ecco, bisognerebbe prestare più attenzione anche a certi aspetti».
Come si rimedia?
«Diffondendo quella cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro che oggi, in Italia, scarseggia. In questo senso, Enbiform è in prima linea. L’Ente certifica i percorsi formativi, anche in tema di sicurezza, che le imprese attivano per i dipendenti ed emette i certificati che validano quegli stessi percorsi. Non solo: Enbiform propone alle aziende specifici piani per la sicurezza e le aiuta nella definizione dei programmi di prevenzione e protezione. Negli ultimi anni, inoltre, Enbiformha partecipato a diverse iniziative nelle scuole dove ha distribuito un simpatico fumetto per far sì che i giovani prendessero confidenza col fondamentale tema della sicurezza del lavoro».
Quindi Enbiform è al fianco delle imprese?
«Al fianco delle imprese e dei lavoratori, come si dice a ogni ente bilaterale che si rispetti. In questo senso l’Ente provvede alla certificazione dei contratti di lavoro, fatto importante ancora e sempre in chiave sicurezza. Ancora, Enbiformaccompagna le imprese nella formazione dei dipendenti attraverso i fondi interprofessionali e nella pratica delle assunzioni in forma agevolata, informandole sulla possibilità di beneficiare di agevolazioni nella stipula di contratti di lavoro. L’Ente, infine, si impegna a fare in modo che le aziende si adeguino alla normativa sulla privacy visto che, a dispetto dei provvedimenti che si sono succeduti nel nostro ordinamento e in quello europeo negli ultimi trent’anni, molte imprese non sono ancora in regola sotto questo profilo».
E quali sono, invece, i servizi per i lavoratori?
«Enbiform si occupa di welfare aziendale. Faccio l’esempio dell’elemento distinto della retribuzione, un emolumento di circa 300 euro lordi che l’imprenditore inserisce nella busta paga del lavoratore. Ecco, questo contributo può essere trasformato in servizi reali alla persona: iscrivendo al nostro Ente il lavoratore, quella somma viene convertita in assistenza sanitaria integrativa, contributi per l’asilo nido o per l’accompagnamento degli anziani, apparecchi ortodontici per i bambini. Enbiform ha sviluppato un sistema di “welfare su misura” che gli consente di offrire a ciascuna impresa servizi calibrati sulle esigenze di ciascun lavoratore che può richiederli attraverso una “piattaforma intelligente”».
E sul fronte dell’educazione continua in medicina per i professionisti della salute?
«Enbiform si è attivato, presso ciascun ordine professionale, per avviare corsi formativi con il rilascio di crediti formativi utili all’esercizio della professione. Ovviamente, sempre con un occhio di riguardo al tema della formazione in materia di sicurezza sul lavoro».