Martedi’ 30 giugno sarà letta la sentenza sull’omicidio di Simonetta Lamberti uccisa a soli 11 anni, il 29 maggio 1982, in un agguato sulla Molina di Vietri che aveva come obiettivo il giudice Alfonso Lamberti, padre della ragazzina. Per quel delitto Antonio Pignataro è stato condannato, con la formula del rito abbreviato, a trent’anni in primo grado davanti al Gup Sergio De Luca. In Corte d’Assisi d’Appello. il procuratore generale ha chiesto la revisione della pena a 16 anni di reclusione in virtù della diminuente del rito abbreviato e riconosciute le attenuanti generiche.
Libera Nazionale, Libera Memoria, Libera Campania e i tanti presidi dell’associazione insieme ai familiari delle vittime innocenti delle mafie saranno presenti in aula per testimoniare corresponsabilità e vicinanza concreta alla famiglia e in particolare alla sorella Serena Simonetta Lamberti per scrivere insieme una nuova pagina di giustizia per la vita spezzata di una bambina, vittima innocente della violenza criminale. Con Serena per ribadire il bisogno di verità e giustizia che accomuna tantissimi familiari di vittime innocenti delle mafie, un bisogno che per molti è ancora vivo. I tanti familiari conoscono e sentono sulla loro pelle il dolore che si prova per un caro che è stato strappato via, un dolore silente e costante dentro e che, davanti a situazioni come queste si fa sentire ancora più forte.
Saremo con te Serena in quella aula giudiziaria per ridare speranza alla tua famiglia, consapevoli che la giustizia su questa vicenda, come su tutte le altre, garantisce la tenuta della democrazia nel nostro paese.
Libera Contro le Mafie