Di Fausta Testaj
Dopo “BELLE RIPIENE” un altro lavoro ben confezionato da Massimo Romeo Piparo che ne è regista ed adattatore sempre prodotto dal T. Sistina di Roma e dallo stesso Piparo.Stavolta si tratta di uno dei musical di maggior successo :” MAMMA MIA”che dopo essere stato in scena al Teatro Metropolitan di Catania finisce il suo lungo tour al ViTTORIO EMANUELE DI MESSINA il 19 ed il 20. “MAMMA MIA”(vincitore del Premio Flaiano 2018) da quando ha inziato il suo tour invernale dall’Arena di Verona passando per i migliori teatri di tutta Italia ha ottenuto più di 200 mila spettatori in 110 repliche facendo tutti sold out. Il musical con le famose musiche degli ABBA tradotte in Italiano per volere di Piparo gode di un cast di altissimo livello: Luca Ward (un divertente Romolo), Paolo Conticini ( un impeccabile Sam), Sergio Muniz (un convincente Enrique), Sabrina Marciano ( un eccellente Donna), Eleonora Facchini (una bravissima Sofia), Laura Di Mauro (un’ entusiasmante Tanya), Elisabbetta Tulli (una convincente Rosy), Jacopo Sarno ( a mio avviso una rivelazione la sua interpretazione di Sky) e poi ancora Emanuela Puleo (Alice), Linda Gorini (lisa), Alessandro Lanzillotti (Paprika), Andrea Bratta (Edo), Sebastiano Vinci( Padre Alexandrios) più tutti i fantastici ballerini e l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello più di 30 artisti sul palco a raccontare ancora una volta la storia della ventenne Sofia che in una piccola isola dell’arcipelago Greco sta per sposare il ragazzo che ama Sky e sogna di essere accompagnata all’altare da suo padre che non sa chi sia.
Un giorno nella stanza della madre Donna, scopre un taccuino dove vi erano scritte le sue avventure amorose di gioventù, spiccavano 3 nomi Sam, Romolo ed Enrique e la ragazza, di nascosto da tutti, decide di invitarli al matrimonio sperando di scoprire chi dei tre fosse suo padre. I tre uomini accettano l’invito e sbarcano sull’isola, arrivano anche le migliori amiche di Sofia e di Donna la scrittrice Rosy e la ricca e tre volte divorziata Tanya con le quali da ragazza formava il gruppo Donna and the Dynamos nell’atmosfera spensierata dell’isola l’architetto Sam, lo scrittore Romolo e l’ormai Gay Enrique iniziano a sospettare di essere i probabili padri di Sofia ed in momenti diversi ognuno di loro propone alla ragazza di accompagnarla all’altare ma dopo un susseguirsi di avvenimenti Sofia decide che all’altare l’accompagnerà sua madre che l’ha cresciuta da sola con forza e coraggio dopo essere stata anche ripudiata dalla famiglia.
Arriva il giorno del matrimonio e con esso la resa dei conti non sapendo chi dei tre sia il padre Sam, Romolo ed Enrique dicono di volerlo essere ognuno per un terzo, Enrique dichiara la sua omosessualità, Sofia, su consiglio di Sam, non sposa più Sky decidendo di girare con lui il mondo e godersi ancora la vita in compenso si sposano inaspettatamente Donna e Sam riscoprendosi ancora innamorati. Lo spettacolo basato sul libretto originale di Catherine Johnson è rappresentativo per le donne ,proprio perchè in maniera spensierata racconta di come possono essere libere, senza uomini e cavarsela bene lo stesso, anzi forse meglio, tra un ballo ed una canzone punta l’attenzione anche sulla celebrazione dell’amore.
Spettacolari le scene di Teresa Caruso(punto di forza dello spettacolo oltre alla bravura del cast)con un pontile sospeso su vera acqua di mare, pedane girevoli, la locanda delle notti d’estate che aprendosi ci introduce nelle varie stanze da letto, geniale l’idea di mettere l’orchestra al piano superiore verandato della locanda facendola così completamente amalgamare con la messa in scena. Bellissime le video proiezioni che fanno entrare ancora di più nel racconto portando lo spettatore con la fantasia una volta nell’isola , una volta a Parigi, indovinate anche le coreografie di Roberto Croce ed i costumi di Cecilia Betona. Le musiche sono di : Benny Andesson , Bjorn Ulvaeus, Sting Anderson.La messa in scena di Piparo non fa certo rinpiangere il film uscito nel 2008 Con M. Streep, P. Brosnan e C. Firth per la regia di Phyllida Lloyd entrambi s’ispirano al film del 1968:” Buona sera, signora Campbell” di Melvin Frank diventato in Gran Bretagna il DVD più venduto di tutti i tempi. Spettacolo da non perdere.