Di Simona D’Albora
La solidarietà ai tempi dei social network regala a Napoli un primato positivo: è nata all’ombra del Vesuvio la prima comunità virtuale completamente al servizio dei suoi iscritti. Si chiama Sos amici……….aiutiamoci tra noi, il primo gruppo virtuale che attraverso i suoi amici di facebook può risolvere qualsiasi tipo di problema.
Una sorta di Portobello virtuale dove gli iscritti si scambiano aiuto e assistenza di qualsiasi tipo, dalla ricerca di un idraulico, un falegname a una richiesta di aiuto a sbrigare pratiche burocratiche, a cose più frivole quali un catering economico per una festa, un accessorio particolare che non si trova. Un baratto dove chi sa mette a disposizione le sue competenze al giusto prezzo e chi ha può aiutare chi ha di meno, ma anche dove è possibile ritrovare oggetti smarriti o chiedere qualsiasi tipo di informazione.
Le richieste di aiuto e informazioni spaziano da questioni frivole, richieste di aiuto quotidiano, a seri problemi di disagio sociale ed economico create o accentuate dalla crisi. E così per tutti i post scatta la gara di solidarietà che in alcuni casi si trasforma in vera e propria mobilitazione nei confronti di chi si trova in condizioni ai limiti o di estrema povertà. Capita così di imbattersi nel post di richiesta di aiuto da parte di un uomo che ha perso il lavoro, la casa e la moglie e nel giro di 24 ore si ritrova con una casa offerta da un membro del gruppo, un aiuto a trovare un lavoro nel minor tempo possibile e una raccolta di generi alimentari, indumenti e arredamenti effettuata per tutta la città. Una storia a lieto fine che rende chiaro che con la regia giusta, le persone possono offrire aiuto agli altri direttamente. Perché questo è lo spirito degli iscritti: aiutarsi tra di loro e aiutare chi si trova in difficoltà. Ed è da questo spirito che è stato animato l’amministratore del gruppo, Sergio Colella, che insieme alla moglie Rosanna Terraciano, il 20 ottobre del 2013 ha inventato la catena virtuale della solidarietà. Proprio ieri il gruppo ha raggiunto 28.000 iscritti, provenienti da tutta Italia. Un numero che è destinato ancora a crescere: “Saremmo già oltre 100.000 iscritti, se non facessimo ogni giorno una dura selezione delle richieste che ci arrivano – dichiara Sergio Colella – ma siamo molto rigidi, onde evitare fake e persone che possono sfruttare il gruppo. Si accede infatti solo se si è già nostri amici, si è presentati da un membro o si è amici dei membri del gruppo. Contiamo di arrivare a quota 30.000 entro la fine dell’anno.”
Come nasce l’idea?
“Per caso, mia moglie aveva bisogno di sbrigare una pratica all’Inps e in un post su Facebook ho chiesto qualche informazione su come procedere, ho visto che le persone rispondevano e che potevano aiutarmi concretamente a risolvere il nostro problema. Così mia moglie ed io abbiamo iniziato a pensare a un modo per non sprecare il potenziale di aiuti che ognuno di noi può offrire gratuitamente ad altre persone e abbiamo deciso di creare uno spazio virtuale dove scambiarci aiuto, informazioni e qualsiasi cosa possa essere di conforto e supporto per gli altri. Il gruppo poi ha iniziato a crescere in maniera esponenziale tanto che dalla costola Sos amici…….aiutiamoci tra noi è nata Sos…….amici….. il mercatino virtuale, una vetrina dove gli iscritti possono vendere, barattare le loro creazioni, vestiti nuovi o usati, pezzi di arredamento, tutto quello che può essere utile ad altre persone. Sia chiaro, noi non speculiamo, facciamo tutto gratuitamente, offriamo la possibilità agli iscritti di mettersi in contatto tra di loro, poi sia per quanto riguarda il mercatino, sia per il gruppo aiutiamoci sono i membri stessi a mettersi d’accordo tra loro. La nostra peculiarità sta proprio in questo: aiutiamo a fare in modo che gli altri si aiutino tra di loro senza chiedere niente. Ultimamente sono nati gruppi che hanno rubato anche il nosto logo e cercano di speculare. La differenza è che loro hanno poco più di 400 iscritti, mentre noi siamo quasi a 30.000, oltre al fatto che il loro gruppo spesso è fermo, il nostro deve soddisfare tantissime richieste”
Come funziona?
“Gli iscritti mandano un post con la loro richiesta o la loro offerta, ma prima di essere pubblicato deve avere l’approvazione mia o di mia moglie, ci arrivano svariate richieste e cerchiamo di fare una selezione prima di pubblicarle, prendiamo in considerazione quelli più urgente, più serie, alla fine pubblichiamo solo il 40% dei post che ci arrivano. Ovviamente è un lavoro quasi a tempo pieno”.
Voi fate un lavoro di selezione e state attenti a moderare le discussioni che si aprono, chi si occupa della pagina e quanto tempo dedicate al gruppo?
“ In pratica tra mia moglie e me, è un lavoro a tempo pieno, non possiamo mai lasciarlo, quando io vado a lavoro è lei che segue i gruppi, ma alla sera ci sono anche io che dedico 3-4 ore al gruppo, comunque mediamente ci occupiamo di Sos per oltre 8 ore ogni giorno, è come una creatura bisognosa di cure, non possiamo abbandonarla a se stessa. Ma ripeto, tutto quello che facciamo è fatto nella massima trasparenza, senza alcuna sorta di speculazione”
Di che genere sono le richieste che esaminate e pubblicate?
“Di qualsiasi tipo, sono aumentate le richieste di lavoro, ma possiamo davvero trovare di tutto, da chi vuole un consiglio sul bar che fa il caffè più buono, a chi cerca un medico specialista, a chi ha bisogno di un idraulico, o di un falegname, di chi ripara elettrodomestici, di un catering… Abbiamo anche delle emergenze: pubblicammo un post di una mamma che aveva bisogno di sangue per il figlio che si doveva operare, ebbene si sono presentate ben 85 persone al Pausillipon per donarlo. E c’è un’altra commovente storia: una ragazza paraplegica che comunica solo con gli occhi sognava di incontrare Laura Pausini, attraverso i post e gli amici di amici pare che ci siamo riusciti. Poi c’è la storia del matrimonio al baratto, una sposa offriva il suo lavoro di tapezziera in cambio del catering, del vestito e di tutto quello che può servire alla riuscita del matrimonio, ebbene si è sposata il primo maggio scorso, pagando solo le spese vive, il resto le è stato offerto in cambio del suo lavoro. L’anziana malata a Caserta alla quale due sossini (così si chiamano tra di loro i membri del gruppo) hanno portato il pasto caldo. O quella di un mazzo di chiavi della macchina ritrovato da un iscritto in un bar di Napoli e restituito al suo proprietario in poche ore attraverso il post sul gruppo. E ancora abbiamo dato risalto alla storia di Vittorio, il bimbo malato che doveva essere operato a Huston, la gara di solidarietà ha coinvolto anche noi. Sia chiaro, noi non accettiamo soldi mettiamo solo in contatto le persone che vogliono aiutare con quelle che hanno bisogno di un aiuto. Ultimamente una iscritta ha proposto di raccogliere 1 euro a testa fra tutti i membri per aiutare una persona in difficoltà, ma noi non facciamo da tramite per queste operazioni. Inoltre abbiamo una convenzione con Grispello dell’Agis Campania, che ogni tanto ci mette a disposizione una quarantina di biglietti del cinema che noi regaliamo ai primi che se li aggiudicano. È un modo per ringraziarli e fare passare loro una bella serata.”
Ma parliamo di quelle che sono le emergenze di tutti i giorni, come selezionate e garantite elettricisti, falegnami, ad esempio?
“Non siamo noi ma stesso loro, dopo ogni servizio prestato le persone devono esprimere un parere sul lavoro svolto e sulla professionalita di chi lo ha fatto attraverso un feedback, al terzo feedback negativo non si fa più parte del gruppo, quindi è loro interesse garantire prezzi giusti e ottimo lavoro”.
Insomma una vera e propria banca di servizi dove chi aiuta può essere aiutato a sua volta
“Si funziona così è una specie di catena di Sant’Antonio della solidarietà, ma non è solo questo, in privato ricevo messaggi di persone che mi ringraziano perché riescono a lenire la loro solitudine, grazie al gruppo, sono nate anche belle amicizie e alcune persone che non si vedevano da anni si sono ritrovate”
Il 20 ottobre il gruppo ha compiuto un anno…
“Si, per questo abbiamo fatto una grande festa al Madras per ringraziare tutti quelli che collaborano alla riuscita di Sos amici, abbiamo avuto come ospite Alan De Luca e sono venute circa 500 persone, è stata davvero una bella occasione per conoscere gli iscritti. In più abbiamo messo a disposizione una card assolutamente gratuita, grazie ad alcuni esercenti che hanno aderito alla nostra iniziativa che offrono uno sconto particolare ai membri del gruppo, ed è possibile ritirarla in alcuni punti della città:”
Ma una realtà così esiste in altre parti di Italia?
“A parte chi ha provato a imitarci speculandoci sopra e non raggiungendo i nostri risultati , no. Ci abbiamo provato a creare un gruppo al nord, ma non ci siamo riusciti.”
Lei è conosciuto in città per le sue tantissime attività extra lavorative, dalla pallanuoto, al nuoto, alle organizzazioni di serate nei locali notturni, fino alle attività di beneficenza, ritiene che il successo del gruppo derivi anche dai suoi interessi?
Sicuramente sì, la vita che faccio e anche il mio lavoro in banca, il mio carattere, mi hanno messo in contatto con tantissime persone che rappresentano una enorme risorsa per le comunità virtuali che amministro.
Tante ore di impegno…
“E anche soldi che ho speso con piacere, prima le persone attraverso il gruppo cercavano casa per cuccioli abbandonati e stesso io ne ho adottato uno che era malato e al quale ho dato tutte le cure di cui aveva bisogno.”
Cosa vi spinge a continuare a fare in modo che le persone si aiutino fra di loro?
“La gioia di poter essere utile e poi ci fa davvero piacere farlo.”