Corriere del Mezzogiorno del 17 gennaio 2017. Emanuele Imperiali scrive: “Claudio De Vincenti sprizza felicità da tutti i pori: l’occasione è la presentazione a Palazzo Chigi dei risultati raggiunti in un anno per il Mezzogiorno”. I numeri sono indicativi di un impegno forte. Nel 2017 sono stati attivati interventi pubblici per 28,7 miliardi, di cui 19,9 con i fondi Ue e 8,8 nei Patti per il Sud…
Sole 24 ore, stesso giorno. Qui è Carmine Fotina a utilizzare un punto-attacco dedicato al credito d’imposta per il “Bonus investimenti al Sud” che finalmente va a gonfie vele: “Dopo il quasi flop della prima versione molto restrittiva…, la misura – modificata a inizio 2017 con un emendamento al decreto Mezzogiorno – ha iniziato a funzionare e ora ha all’attivo benefici fiscali per 1,5 miliardi ai quali corrispondono 14.204 investimenti privati per un ammontare di poco meno di 4 miliardi…”.
E non è finita qui, perché il governo prevede di concludere il suo mandato con altre importanti misure a favore del Mezzogiorno:
- Le Zone economiche speciali
- La Quota spesa al Sud
- Fondo di crescita delle Pmi
Vediamole una per una, con l’aiuto del Sole 24 ore (17 gennaio, pagina 4).
LE ZONE ECONOMICHE SPECIALI
Ha avuto parere positivo dal Consiglio di Stato il Dpcm sulle regole generali di istituzione delle Zes. Campania e Calabria sono le Regioni che sono più avanti nella definizione delle aree. Il premier Gentiloni potrebbe firmarlo nei prossimi giorni.
QUOTA SPESA SUD
Proposito di attuare la riserva al Sud di una quota minima pari al 34% di spesa ordinaria in conto capitale delle amministrazioni centrali (ministeri e presidenza del Consiglio). Il Dpcm è stato pubblicato, è in preparazione la direttiva della presidenza del Consiglio sui programmi di spesa da ripartire.
FONDO CRESCITA PMI
La previsione di De Vincenti è che entro febbraio venga costituito il Fondo per la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, che sarà gestito da Invitalia. Dotazione pubblica di 150 milioni per attivare almeno altrettanto capitale privato.
E cosa ne pensa il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti? La sua opinione la esprime in forma diretta in un articolo a sua firma (ospitato ancora una volta dal Sole 24 ore del 17 dicembre, pagine 1-2). Dopo un excursus sulle azioni messe in campo, la strategia che le ha ispirate è la seguente:
“La risposta (ai problemi del Mezzogiorno. Ndr) non può essere la riedizione con nomi nuovi di un assistenzialismo nemico della dignità dei cittadini, dei lavoratori, dei giovani che il lavoro lo cercano. La risposta passa invece per la capacità di ascoltare i bisogni delle persone e dare voce e sostegno a tutti coloro che cercano di costruire per sé e per gli altri, individuando strategie al servizio delle energie positive presenti nella società civile… E richiede – conclude il ministro – di investire sul protagonismo di imprese, lavoratori e cittadini del Mezzogiorno…”.