Questa volta fa parlare di se, ma non per l’ultimo scandalo o l’ultimo selfie postato, ma perchè Belen Rodriguez è diventata abusiva e dovrrebbe essere rimossa. Stiamo parlando della sua immagine gigante che capeggia da Piazza Vittoria, ricoprendo la-colonna-spezzata, considerato il monumento ai caduti del mare e che si trova proprio sul lungomare liberato. La vicenda ha inizio quando il Comune di Napoli decide di restaurare proprio la colonna spezzata e cerca uno sponsor per finanziare l’iniziativa. Lo sponsor si trova e il 23 aprile copre la colonna con le impalcature e con l’immagine di Belen Rodriguez in lingerie. E’ chiaro che gli accordi sono questi: lo sponsor restaura l’opera e in cambio il Comune per tutto il periodo dei lavori consente che l’opera stessa sia ricoperta dalla sua pubblicità. Una pratica diffusa, ormai, che consente di coprire le impalcature con immagini o pubblicità di chi sponsorizza i lavori e di far risparmiare qualche soldo alle amministrazioni comunali. L’accordo tra il comune e lo sponsor prevede il restauro della colonna spezzata in 60 giorni per un costo di 76.000 euro di cui 53.000 per i lavori stessi in una zona di elevato interesse culturale e turistico. Ma il 23 aprile sera arrivano i primi malumori: i poster che ricoprono la colonna spezzata sono troppo grandi e impattano visivamente con il panorama del Castel dell’Ovo, che si trova a pochi metri. Poco importa se gli uomini si possono rifare gli occhi con le fome statuarie di Belen, quella pubblicità per molti sembra un pugno nell’occhio, tanto che, sollecitata dal Comitato per il decoro e la vivibilità di Chiaia, la stessa Soprintendenza il 14 maggio invia una nota al Comune di Napoli nella quale evidenzia le “difformità esecutive consistenti in una maggiore superficie occupata dal messaggio pubblicitario, nonchè un diverso contenuto dello stesso messaggio” e invita il Comune di Napoli a “ricondurre l’allestimento…nello stato del progetto autorizzato”. Non solo ma nella nota sollecita anche le parti a comunicare lo stato di avanzamento dei lavori e il termine degli stessi. Ma il problema non è solo questo. Lo stesso Comitato e l’Associazione Cittadinanza Attiva, notano, infatti, che i lavori sono iniziati con notevole ritardo, e sarebbero dovuti finire oggi. Dall’Associazione ironizzano: “Da oggi Belen oltre ad essere irregolare è anche abusiva, perchè sono scattati i 60 giorni preventivati per i lavori di restauro della colonna spezzata, importo stimato 76000€ che lo sponsor, doveva effettuare in cambio della pubblicità.
La pubblicità si è rivelata non conforme a quella autorizzata – di grandezza maggiore – ed irregolare.
Ogni giorno di pubblicità in più sarà un regalo allo sponsor. I lavori sono iniziati da meno di un mese, malgrado impalcatura e pubblicità siano presenti dal 23/4/15.”