“Una scelta inopportuna” così Sodano definisce la costituzione in giudizio da parte del comune nel processo che lo vede indagato per truffa, abuso d’ufficio e falso nell’ambito dell’inchiesta sulla consulenza assegnata a una professionista esterna al Comune di Napoli.
LA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO DEL COMUNE DI NAPOLI
Nel corso della conferenza stampa, nella quale ha annunciato le sue dimissioni, l’ex vicesindaco ha dichiarato di avere ricevuto azioni sleali e parla della scelta della costituzione in giudizio da parte del Comune come di una ferita aperta. “Sono andato avanti per senso di responsabilità e perchè c’erano scadenze importanti quali l’approvazione del piano energetico, ma,politicamente, quella del Comune è stata una scelta inopportuna”. Ma sicuramente sulla sua decisione pesa anche il paradosso che si sarebbe sarebbe potuto crare se De Magistris venisse di nuovo sospeso: a quel punto si sarebbe trovato a rappresentare un Comune che aveva mosso un’azione, seppur doverosa, contro di lui”.
ATTILIO AURICCHIO, IL CATTIVO CONSIGLIERE DEL SINDACO
“Non avrei mai pensato di finire il mio incarico prima del termine della consiliatura – continua Sodano – ma la mia è una scelta personale e ringrazio il sindaco de Magistris per l’esperienza”. “Per lavorare c’è bisogno di tranquillità e solidarietà” dichiara Sodano e non risparmia la bordata a quelli che secondo lui sono i cattivi consiglieri del sindaco “Attilio Auricchio, il capo di Gabinetto, è lui che secondo me, e lo posso dire pubblicamente, ha dato dei consigli al sindaco che non condivido e che non posso accettare, soprattutto nell’ambito di scelte ambientali. E’ stato un cattivo consigliere”.
DIVERGENZE CIRCA IL FUTURO DELL’ASIA
Il vicesindaco, che aveva la delega all’Ambiente, non condivide la scelta di mettere in una Holding l’Asìa, perchè per lui la gestione ambientale deve rimanere pubblica. Insomma, Sodano non nasconde il clima di veleno che si era creato nei mesi scorsi, e non nasconde nemmeno l’amarezza per aver letto sui giornali che si sarebbe autocandidato per Bagnoli. “Una notizia completamente falsa”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che stamattina lo ha costretto a un incontro con il sindaco per un confronto, alla fine del quale la sua decisione di dimettersi è stata irrevocabile.
ENNESIMO ABBANDONO, ENNESIMO RIMPASTO
Alla vigilia di nuovi scenari poltici che si stanno aprendo dopo l’elezione di De Luca a presidente della Regione Campania, la giunta de Magistris perde un altro pezzo, ormai non si tiene più il conto degli assessori che si sono avvicendati in questi quattro anni di consiliatura, tra rimpasti e minirimpasti, dimissioni per incomprensioni o diversità di vedute o per vicende giudiziarie. Con il suo addio, se ne va via l’lultimo elemento della giunta originaria varata dal primo cittadina. De Magistris ha sempre giustificato la fluidità della sua Giunta con il fatto di non avere la politica alle spalle e di utilizzare le personalità che in quel momento sono più utili per il bene della comunità
.IL NUOVO SCENARIO
Le grandi manovre erano partite nei mesi scorsi, perchè questo strappo che si è consumato oggi, ha radici ben più profonde. Nel corso della campagna elettorale la neutralità di de Magistris faceva presupporre un suo avvicinamento a De Luca, avvicinamento che è stato favorito dal presidente del Consiglio regionale, Raimondo Pasquino che l’altra sera ha inivitato a cena primo cittadino e neogovernatore. Un incontro durante il quale avevano parlato soprattutto del futuro di Bagnoli, concordando sulla necessità di chiedere al Governo che Napoli fosse centrale per le future scelte dell’area ovest. Con una mossa a sorpresa lo stesso sindaco, dopo l’incontro, ha presentatoil ricorso al tribunale ordinario sottolienando che la sua scelta di anticipare i tempi, non aveva nulla a che fare con De Luca,ma è chiaro che attraverso questa mossa il neogovernatore, legato allo stesso destino del sindaco in virtù della legge Severino, può avere un’idea di cosa gli capiterà una volta proclamato. sembra chiaro che Pasquino abbia fatto da tramite a un avvicinamento tra de Magistris e lo stesso De Luca in vista delle amministrative del prossimo anno. Questo potrebbe significare che il sindaco abbia trovato una sponda per la sua candidatura ma anche per un riavvicinamento al Pd. Una manovra che sembra rendere sempre più concreta la possibilità che Pasquino entri in Giunta regionale, ma non si esclude che possa occupare la poltrona di vicesindaco.
LA SCELTA DEL SUCCESSORE
Anche se in pole positon per la delega all’ambiente e la poltrona di vicesindaco, e possibile sindaco facente funzione, in caso di nuovo sospensione di de Magistris c’è Nino Daniele. Non dimentichiamo che è rimasta vuota un’altra casella, quella lasciata libera da Moxedano che si è candidato alla Regione .A questo punto, non resta che aspettare la prossima puntata.