La domanda posta su Facebook da Francesca Santagata è questa: ” ma della viabilità di Piazza Garibaldi ne vogliamo parlare? nelle more della chiusura dei cantieri (di cui anche sarebbe bello conoscere la data) c’è qualcuno che l’ha studiata e deciso di attuarla?No per sapere perchè anche dovrebbe essere un piacere conoscere chi l’ha decisa…scusate il sarcasmo ma io credo che riuscire a peggiorare una viabilità già pessima sia davvero da Guinnes”
La reazione dell’assessore Mario Calabrese non si è fatta attendere, il nervosismo e il caldo giocano brutti scherzi ed ecco che risulta quasi offensiva e intimidatoria: “Francesca Santagata, – scrive Calabrese – ma con tutto l’affetto, un pò più di umiltà. Stai prendendo una strana deriva da capopolo da quando frequenti facebook. Ad oggi sei un tecnico (ingegnere? ingegnere ambientale?) ma non so se ti stai preparando ad altro. Lo chiedo al tecnico (perchè sono sicuro, specialmente se è ingegnere, che è in grado di darmi una risposta): quando ABC(o ARIN) interrompe l’alimentazione idrica a delle utenze, a un quartiere etc. è perchè ha studiato un nuovo modello di gestione o per qualcos’altro? E in quei casi (non rari purtroppo, ma, evidentemente necessari) non si potrebbe usare, semplicisticamente, il tuo sarcasmo?”
Insomma una non risposta che rilancia la palla al mittente e lascia sgomenti, tanto che la stessa Francesca risponde così: “credo vi stiate un po’ accanendo sui miei commenti su Facebook. . io non prendo alcuna deriva mi creda.. scrivo cose che vedo e mie valutazioni… gli “attacchi” personali onestamente li posso aspettare da un costagliola ma non da lei caro assessore.. non mi sto preparando a nulla… continuo solo ad essere un cittadino indignato di vedere la sua città in uno stato pietoso. .. mi chiedo inoltre cosa c’entra abc? ma scherziamo? io credo che avrebbe dovuto riapondere nel merito.. ma come al solito è la mia visione… stia bene e tranquillo sulle mie aspirazioni future”
Pare quanto mai inopportuno il suo citare la professione della cittadina pur di sviare a una domanda legittima, da mesi ormai, attraversare in macchina piazza Garibaldi è diventata un’impresa, tra i lavori di riqualificazione e quelli di impermealizzazione, e l’assessore non ha saputo dare una risposta esasustiva, ma ha preferito rimettere la palla al centro sottolineando più volte l’attività di Francesca Santagata.
L’impressione è che ad oggi, dopo mesi di disagi, nessuno abbia ben chiaro come risolvere i problemi di viabilità che si sono acuiti da quando la piazza è diventata un enorme cantiere e che tali lavori abbiano sofferto della mancanza di una pianificazione preventiva di un piano di viabilità e di uno studio sulla circolazione automobilistica in modo da attenuare i disagi agli automobilisti.
Ma in questa lunghissima discussione, nel corso della quale lo stesso assessore corregge il tiro e cerca di fare marcia indietro sull’attacco diretto alla cittadina, a gamba tesa interviene anche, Alessio Postiglione, uno staffista dello stesso assessore: “Sommessamente, cara Francesca Santagata, ma i tuoi post contro l’amministrazione comunale è necessario farli con i computer di ABC in orario da lavoro di ABC, mi chiedo? O sei in vacanza? A me risulta che lavoreresti per ABC e fra le tue attività lavorative non c’è fare contro informazione su Fb. Sbaglio?”
A risponderle piccata è la stessa Francesca: “Alessio Postigilione ma come ti permetti? questa è la seconda volta che scrivi questa cosa: 1 scrivo dal mio smartphone 2 oggi (come l’altra volta in cui sbagliasti con lo stesso commento) sono fuori ufficio 3 io non faccio post contro l’amministrazione ma riposrto problemi e dovrei avere un encomio in una democrazia partecipata
assessore @mariocalabrese le chiedo di intervenire su queste modalità di attacchi e comunicazione dei vostri staffisti. la ringrazio”
Anche perchè, più che una domanda, quella di Alessio pare una minaccia velata, tanto che sotto il suo post rincara la dose: “Basta controllare l’ip per verificare da dove uno scriva“.
Insomma il nervosismo sembra alle stelle, sarà che la campagna elettorale ormai è alle porte, ma risultano inspiegabili questi attacchi a un cittadino che fa una domanda. Alla fine anche lo staffista chiede scusa, sottolinea che i suoi post non erano intimidatori, ma la stessa Francesca, protagonista di una domanda che ogni cittadino costretto al traffico di PIazza Garibaldi si fa, si dice scossa da quanto accaduto e si sfoga così:
“Rispondo solo ora perché sono davvero scossa da quello che è accaduto oggi. .. ricevere attacchi personali così forti e per un post nel quale segnalavo una evidente criticità in cui sono incappata stamattina (rischiando di perdere il treno) mi ha veramente scioccato e non esagero. accetto le scuse di Postiglione ma davvero penso che quello che va fatto è smetterla di avere atteggiamenti così squadristi verso chi solleva critiche anche a volte assolutamente basate sui fatti. ripeto io non attacco l’amministrazione userei evidentemente altri mezzi per farlo non mi interessa.. segnalo difficoltà e cerco sempre di essere costruttiva nei confronti.. bene mi aspetterei questo anche da parte di chi dice continuamente di supportare l’amministrazione e quindi la città. nonostante si pensi che io possa avere chissà quali mire ripeto che sono una cittadina che da anni (ben prima che molti di voi sapessero cosa fosse ) si impegna giornalmente nel miglioramento della città senza secondi fini ma semplicemente perché ci credo.. o meglio a questo punto posso dire ci credevo. resto molto turbata per quello che è accaduto e non nascondo anche di essere molto preoccupata come persona e come professionista.. spero davvero di sbagliarmi e di essere solo sotto l’effetto di questa pessima sensazione. la cosa per me può chiudersi qui.”
Quanto accaduto, comunque non può che aprire una riflessione sui social network e la politica e questo proposito interviene Lucio Mauro, presidente di Cittadinanza Attiva:
“L’avvento del social network quale principale strumento di dialogo tra i cittadini e le istituzioni – scrive Mauro – ha creato tra queste ultime dei veri e propri mostri. Il motivo è di una semplicità disarmante. Quando il social network non esisteva, le istituzioni operavano nell’ombra, circondate dal silenzio. Oggi le contestazioni del cittadino (quando le Amministrazioni non coprono le malefatte) arrivano in tempo reale, per cui a volte le istituzioni non sono pronte a controbatterle e replicano in toni irritati, irrispettosi e spesso violentemente scurrili; altre volte preparano in anticipo le risposte, e gl’incaricati della difesa ad ogni costo sparano raffiche di puttanate che finiscono egualmente e inevitabilmente per essere contestate o smentite.
Le conclusioni? Prima del SN, le istituzioni erano “credibili” perché non temevano l’attacco, che arrivava solo di rado e solo dai media; oggi non lo sono più, perché la diffusione quasi capillare del SN ha soppiantato in larga parte i media, e FB raggiunge qualsiasi strato sociale di cittadinanza, per cui le istituzioni sono oggetto di critica continua, precisa e quasi sempre fondata.
Quindi assistiamo a esibizioni di lacchè che si sperticano nel difendere l’indifendibile, e di rappresentanti istituzionali (staffisti, “esperti” a loro dire di comunicazione e finanche assessori) che, abbarbicandosi ad un’insopportabile, arrogante aria di sufficiente superiorità, pensano di essere i depositari del Verbo, del Giusto, della Verità Assoluta.
In poche parole, per loro il cittadino è sterco.”
Gli fa eco Umberto De Gregorio:
“Il post di critica di Francesca alla viabilità di piazza garibaldi era assolutamente civile nella forma e nella sostanza, per cui gli attacchi subiti mi sono sembrati del tutto fuori luogo.
Detto questo, mi sembra interessante la riflessione di Lucio (Mauro n.d.r) che dice – in sostanza – che l’avvento dei social mette al centro dell’attenzione tutti i giorni le scelte dell’amministrazione. Chi comanda ed è chiamato a scegliere e a decidere, oggi, è sotto attacco, ogni minuto. SI chiami de magistris, renzi, berlusconi o marino. Chi comanda deve essere dotato di una pazienza non comune per accettare le critiche. Sia quando le critiche sono garbate sia quando sono sgarbate. A volte poi le critiche si trasformano in insulti, ed allora chi insulta non merita attenzione, questo va da se.
I social vanno presi con grande leggerezza e con tanta filosofia. Non ci accaniamo nella critica fine a se stessa, serve a poco. Non rifiutiamo la critica, è un errore enorme, anche quando la critica è ingiustificata. Non pensiamo di cambiare il mondo criticando su fb chi amministra: è una pia e pericolosa illusione.”