Il 2016 si apre con una vera e propria stangata sul fronte dei trasporti: le famiglie spenderanno 1,4 miliardi di euro in più dello scorso anno. E’ quanto sostiene il Codacons. “Agli incrementi dei pedaggi autostradali, infatti – si legge in una nota – si sono aggiunti a partire dall’1 gennaio scorso anche sensibili rincari per i treni. Non solo. Costa di più anche partire in aereo, a causa dell’aumento dell’addizionale sui biglietti aerei”.
“Per le autostrade si registrano aumenti medi dello 0,86% ma – avvisa il Presidente Carlo Rienzi – per molte tratte i rincari sono solo sospesi e potrebbero essere sbloccati a breve. A ciò si aggiungono pesanti aumenti tariffari anche per i treni: per l’alta velocita’ sono scattati l’1 gennaio 2016 rincari medi dei biglietti del +2,7% che raggiungono quota +3,5% su alcune tratte molto utilizzate dai viaggiatori come la Roma-Milano. Come se non bastasse, è aumentata di 2,5 euro anche l’addizionale comunale sui biglietti aerei, che porta l’odioso balzello a 9 euro a passeggero, 10 se si parte da Ciampino o Fiumicino”. Accanto ad autostrade, aerei e treni il Codacons prevede per il 2016 “aumenti per tutto il comparto dei trasporti (traghetti, mezzi pubblici, taxi, navi)”. “Una vera e propria stangata si abbatterà sugli italiani – affermaRienzi – al punto che le famiglie nel corso del 2016 spenderanno complessivamente oltre 1,4 miliardi di euro in più solo per la voce trasporti”.
Adusbef-Federconsumatori – Gli aumenti dei pedaggi autostradali, del telepass, di treni e tasse aeroportuali avranno ricadute dirette ed indirette di 2,4 miliardi pari a un aggravio di 104 euro annui a famiglia. Queste le stime di Adusbef-Federconsumatori.”Avevamo già calcolato nel nostro preventivo di fine anno – dichiarano i presidenti delle due associazioni, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – una maggiore spesa annua di 37 euro per aumenti autostrade e Telepass a cui si aggiungono aumenti per i treni e per le tasse aeroportuali di una cifra complessiva di 67 euro all’anno. Infatti vorremmo ricordare che soprattutto il settore dei trasporti è quello più decisivo per i costi indiretti che sono determinati da aumenti tariffari e di prezzi diretti che si espandono a cascata nell’intera economia. Ciò non fa bene ovviamente alle nostre famiglie che già soffrono per il loro scarso potere di acquisto aggravato da figli e nipoti disoccupati e da sostenere, ma soprattutto sui costi turistici che dovrebbero maggiormente invogliare e non deprimere la domanda di mercato di un settore che dovrebbe essere fondamentale per la nostra Economia”.
Ministero dei Trasporti – Gli aumenti dei pedaggi autostradali “riguardano solo 6 delle 26 tratte affidate in concessione, con un incremento complessivo di pedaggio, rapportato alla rete nazionale, dello 0,86%”. E’ quanto si legge in una nota del ministero dei Trasporti, secondo cui le variazioni “dipendono quindi dalla specifica convenzione di ciascuna Società”. Il ministero dei Trasporti inoltre, chiede alle concessionarie autostradali di prorogare le agevolazioni per i pendolari. Il Mit premette che “gli adeguamenti delle tariffe autostradali vengono determinati in attuazione alle pattuizioni stabilite dalle Convenzioni tra lo Stato e le concessionarie autostradali e dalla normativa vigente: gli incrementi sono parametrati al tasso di inflazione e alla remunerazione della spesa per investimenti eseguita e tengono conto del recupero di efficienza operativa, a vantaggio dell’utenza. Gli aumenti del 2016 – continua il Mit – riguardano solo 6 delle 26 tratte affidate in concessione, con un incremento complessivo di pedaggio, rapportato alla rete nazionale, dello 0,86%. Le variazioni dipendono quindi dalla specifica convenzione di ciascuna Societa'”. In particolare, aggiunge il Mit, “per la societa’ Autostrade per l’Italia, l’incremento pari a 1,09% deriva dalla remunerazione di investimenti pregressi, in Convenzione unica del 2007 e nell’Atto aggiuntivo sottoscritto nel 2013. La variazione della Societa’ Satap A4, pari a 6,5%, e’ connessa agli investimenti della terza e quarta corsia nella tratta Torino – Milano; mentre per la Societa’ Strada dei Parchi, l’incremento deriva dalla necessita’ di riconoscimento della spesa per l’adeguamento della tratta Roma – Lunghezza. Per la Satap A4 e per la Strada dei Parchi e’ previsto anche il recupero di compressioni tariffarie operate negli anni precedenti, necessarie ad escludere incrementi eccessivi futuri.Per le Societa’ interessate dall’aggiornamento periodico dei Piani Economico – Finanziari, si è convenuto, nell’ambito del tavolo tecnico con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di posticipare ogni variazione alla data di approvazione dei suddetti atti, al fine di escludere ripetuti e molteplici incrementi in corso d’anno”. Impegno a vantaggio dell’utenza, continua il Mit, “e’ la richiesta da parte del Ministero, a tutte le societa’ concessionarie, di prorogare al 31 dicembre 2016 l’agevolazione tariffaria a carattere nazionale, relativa ai pendolari che percorrono l’autostrada, massimo 50km, per raggiungere il posto di lavoro, scaduta alla fine dello scorso anno”. (AGI)