La mafia è senza dubbio uno dei maggiori problemi irrisolti del nostro Paese e purtroppo, non è l’unico, dal momento che ne esiste uno molto più devastante: la “mafia legale”. Quest’ultima fa vittime e danni maggiori di quella “illegale” in quanto si tratta di una mafia composta di persone potenti che commettono misfatti gravissimi pur rispettando, all’apparenza, i dettami della legge. I suoi associati appartengono alla casta degli intoccabili: quelli che in tanti chiamiamo “poteri forti”.
Per il cittadino onesto, meritevole ed ossequioso delle leggi non c’è spazio libero, se non s’integra nella nuova “Cosa Nostra” e non rispetta le sue regole ferree. La sua influenza è in grado di incidere sulle sorti di milioni di persone e non teme nulla e nessuno. Questa “mafia legale” governa incontrastata la politica, l’economia, il lavoro, la salute, l’ambiente, la cultura, l’arte, l’università e qualsiasi altro punto nevralgico dello Stato. E’ composta di molteplici caste che non si combattono mai tra loro: sanno che solo restando uniti possono dominare e, di conseguenza, sopravvivere.
Questa nuova mafia – che a dire il vero è sempre esistita – ha connessioni talmente influenti da poter indirizzare ogni settore, sia pubblico, sia privato, senza alcuna distinzione politica, economica e sociale, al punto che, è quasi impossibile combatterla con gli strumenti della legge. Rappresenta una vera e propria metastasi che da qualche tempo ha divorato la società civile, poiché, i cittadini, che avrebbero dovuto essere gli anticorpi, sono stati addormentati da un’anestesia somministrata da media asserviti a questo potere costituito. Molto simili ai veri mafiosi, questi “criminali”, però non si nascondono, anzi si mettono in evidenza mostrando i muscoli del loro smisurato potere. Non usano armi convenzionali e non spargono sangue, soltanto perché non ne hanno alcuna necessità.
Uccidono il merito, distruggono l’onestà, i valori, i diritti, le speranze, l’avvenire. Questo tipo di mafia può creare leggi ad hoc, può agire sulle menti e far contrapporre pezzi di società usando l’antico motto romano: divide et impera, dominando senza problemi e non avendo alcun rivale se non il popolo appositamente diviso. Questa mafia non si occupa di affari sporchi, poiché è in grado di incidere sul monopolio della legalità ed è talmente potente da poter determinare i procedimenti legislativi utilizzando leggi a proprio uso e consumo. Questi nuovi mafiosi siedono tutti in precisi posti di comando dove uniti decidono le sorti del popolo ormai ridotto a un simbolo.
Se vogliamo veramente far ripartire l’Italia, occorre liberarci oltre che delle mafie convenzionali soprattutto di queste “mafie” per così dire legali. Questa volta se vogliamo che tutto non rimanga com’è, bisogna che tutto cambi realmente non ingannando per l’ennesima volta gli italiani onesti, quelli che sono sempre andati a votare con dignità, che lavorano onestamente, rispettano le leggi e pagano civilmente le tasse.