Con l’inizio della Tirreno Adriatico, il 2016 del ciclismo è entrato definitivamente nel vivo. La stagione è finalmente partita e gli appassionati sono pronti a saziarsi delle solite emozioni che questo bellissimo sport sa, come sempre, regalare. Questo sarà un anno ricco di grandi appuntamenti. Infatti, oltre alle grandi classiche e alle corse a tappe, ci saranno anche le Olimpiadi.
Tra i protagonisti più attesi ci sarà, senza alcun dubbio, il nostro Vincenzo Nibali. Il siciliano viene da un 2015 deludente, visto il quarto posto al Tour de France e il ritiro alla Vuelta. Questa deve essere l’annata del riscatto e del ritorno al successo.
Lo ‘Squalo dello Stretto’ punterà forte sul Giro d’Italia con l’obiettivo di conquistare la vittoria finale in quel di Torino. Gli avversari più pericolosi saranno probabilmente Alejandro Valverde, Thibaut Pinot ma, come detto anche dal collega Giacomo Nizzolo in una recente intervista esclusiva rilasciata ai media, “il messinese ha tutte le carte in regola per essere considerato l’uomo da battere”.
Il percorso, con ben sei arrivi in salita e due cronometro interessanti, sembra essere perfettamente adatto a lui e il fatto di non parteciparvi da due anni può rappresentare uno stimolo importante ed una sorta di spinta in più. Nibali può dunque ripetere il trionfo in rosa avvenuto nel 2013. La condizione sembra essere già abbastanza buona, come confermato dalla conquista del Tour dell’Oman. Ovviamente c’è ancora del tempo per migliorare la gamba e la partecipazione alla Tirreno-Adriatico ha principalmente questa funzione. Senza dimenticarsi che vincere aiuta a vincere e fa sempre e comunque morale.
Ma oltre al Giro c’è anche un sogno che attanaglia e riempie la vita di ogni sportivo. Stiamo parlando delle Olimpiadi. Il siciliano ha deciso di puntarci molto. Tornare da Rio de Janeiro con una medaglia sarebbe il coronamento di tutte le fatiche e di tutto l’impegno profuso. Il tracciato è molto impegnativo ed è perfetto per gli scalatori e per quei corridori in grado di far saltare il banco in qualsiasi momento. Nibali sta studiando il percorso di avvicinamento migliore per farsi trovare pronto per quella che è comunque una gara da un giorno e dove quindi non sarà possibile nemmeno il minimo errore. Per questo motivo, molto probabilmente Vincenzo Nibali parteciperà anche al Tour de France, sia per aiutare Fabio Aru a conquistare il podio nella sua prima esperienza in terra francese, sia per render ancor più ottimale la condizione mentale e fisica in vista dell’appuntamento olimpico. Perché la competizione con gente del calibro di Froome e Contador, anch’essi affamati di cinque cerchi, è il miglior tipo di allenamento e di preparazione che possa esistere.
Dai Campi Elisi a Rio ci sono tredici giorni, un periodo in cui i sogni olimpici del corridore dell’Astana, ma anche di tutti gli italiani, avranno modo di prendere forma e consistenza. Perché quell’urlo di Bettini ad Atene ha ormai la necessità di trovare un suo degno e valido erede. Che magari viene chiamato ‘Squalo’. Pur essendo molto più bravo a pedalare che a nuotare.